In data 6 ottobre, presso la Commissione Agricoltura del Senato, si terrà l’audizione informale, in videoconferenza, di OriGIn Italia in relazione all’affare assegnato n. 950: problematiche che potrebbero derivare alla filiera del Prosecco dal riconoscimento dell’indicazione geografica protetta del vino croato Prošek e alla filiera dell’Aceto Balsamico dal riconoscimento dell’Aceto Sloveno. A rappresentare OriGIn Italia saranno il presidente Cesare Baldrighi e i vicepresidenti Riccardo Deserti e Stefano Fanti.
Nonostante i numerosi dubbi sollevati dall’Italia – ricordando che il regolamento UE sull’Organizzazione comune dei mercati agricoli stabilisce che le DOP e IGP protette devono essere tutelate da ogni abuso – in data 22 settembre, la Commissione ha fatto partire l’iter per il riconoscimento della menzione tradizionale che prevede un percorso amministrativo di almeno 6 mesi, composto da varie fasi: l’opposizione di altri stati membri (2 mesi), le controdeduzioni della Croazia, le ulteriori osservazioni di opponenti e ricorrenti (2 mesi). Dopo questa fase la Commissione UE potrebbe decidere, se non ritiene utili altri approfondimenti.
Precedentemente all’attacco subito dal Prosecco, a marzo il Governo sloveno aveva notificato alla Commissione Europea una norma tecnica nazionale in materia di produzione e commercializzazione degli Aceti che, oltre a porsi in netto contrasto con gli standard comunitari e con il principio di armonizzazione del diritto europeo, cercava di trasformare la denominazione “aceto balsamico” in uno standard di prodotto. Operazione illegittima ed in contrasto con i regolamenti comunitari che tutelano DOP e IGP e disciplinano il sistema di etichettatura e informazione del consumatore.
Fonte: Fondazione Qualivita