Molte ombre si addensano sui protagonisti dell`intrigo internazionale che ha portato alla rielezione del tunisino Abdellatif Ghedíra a direttore esecutivo e dello spagnolo Jamie Lillo a direttore aggiunto del Consiglio oleicolo internazionale (Coi); rielezione avvenuta lo scorso 21 giugno a Marrakesh, in Marocco (si veda ItaliaOggi del 15/5/2019 e del 26/6/2019). Desclusione del rappresentante di Israele dall`assise provocò la minaccia della Stella di David di rivolgersi all`Onu, sotto la cui egida opera il Coi (si veda ItaliaOggi del 31/7/2019 e del 18/9/2019).
Bene, secondo quanto risulta a ItaliaOggi, in virtù di un accordo con l`Italia, Israele era pronto a opporsi alla riconferma del tandem Ghedira-Lillo, rappresentanti dell`asse Tunisia-Spagna, che portano avanti interessi opposti a quelli nazionali. Grazie a documenti in possesso di ItaliaOggi si scopre, infatti, che la contestata lettera di accredito di Israele, che nominava l`italiano Ignazio Castellucci rappresentante di Gerusalemme per la sessione, era arrivata nei tempi previsti e che il direttore esecutivo Ghedira ne era a conoscenza fin dalla primissima mattina del 21 giugno; ovvero prima che il comitato invalidasse le medesima missiva di accredito sulla base di presunte irregolarità.
Fonte: Italia Oggi