Una linea «premium», per cominciare, con uve selezionate in 100 ettari individuati in base a precisi requisiti: tappa d’avvio, importante, non solo di un ambizioso progetto di Terre d’Oltrepò, bensì di una filosofia operativa che punta a valorizzare il territorio Oltrepò Pavese. La presentazione ieri, alla storica cantina Svic di Casteggio, da parte del presidente Andrea Giorgi e del super consulente Riccardo Cottarella, enologo di fama nazionale e internazionale.
«È cominciato un percorso grazie al quale i nostri vini e spumanti, con un’ etichetta che porterà sempre il nome Oltrepò Pavese, diventeranno il simbolo di un territorio che vale tanto ma che sin qui non è giustamente apprezzato» ha detto Giorgi. Non è (e non sarà) semplice, ma senz’altro possibile: «Essenziale sarà la condivisione e la convinta adesione dei nostri soci» ha aggiunto il presidente di Terre d’Oltrepò. Ma c’è ottimismo sulla riuscita non fosse altro perché il regista dell’operazione che, gradualmente, si estenderà su altri ettari (sono oltre 5mila ettari vitati quelle dei soci di Terre d’Oltrepò) è Riccardo Cottarella.
«Per far fiorire i territori, servono le persone e la determinazione nel fare. L’Oltrepò ha tutte queste qualità ha detto è una sfida che ci darà molte soddisfazioni e già l’avvio è più che promettente grazie all’entusiasmo di tutti coloro che sono coinvolti»
Fonte: Il Giorno