Successo per l’evento di turismo esperienziale alla scoperta del territorio dell’Olio Riviera Ligure DOP
In un settore, quello degli oli extravergine di oliva ad Indicazione Geografica, che ha dimostrato di avere ancora un grande potenziale da sviluppare e dinamiche di consumo caratterizzate da un basso grado di conoscenza del valore del prodotto, arriva il progetto Oliveti Aperti, un’iniziativa pilota – voluta dal Consorzio di Tutela Olio DOP Riviera Ligure insieme alla Fondazione Qualivita – per supportare il comparto delle IG dell’Olio verso la maturità. Obiettivo la valorizzazione dell’Olio Riviera Ligure DOP e del turismo esperienziale legato al territorio ligure e alla forte vocazione olivicola della regione, questa la sintesi del progetto da cui nasce l’“edizione zero” di Oliveti Aperti svoltasi in Liguria il 15-16 giugno. Un fine settimana, supportato dalla Regione Liguria e patrocinato dal Mipaaft, che, per la prima volta, ha visto coinvolte molte delle aziende di produzione consorziate, con frantoi, strutture ricettive, musei e altri tipi di attività presenti in Liguria: tutte realtà che concorrono alla promozione del territorio e del suo forte legame con l’olivicoltura.
Un legame che con “Oliveti Aperti” offre alle imprese del sistema produttivo DOP la possibilità di affiancare alla dimensione commerciale di prodotto una strategia per diversificare le attività aziendali attraverso un’offerta turistica locale legata alla sostenibilità ambientale e culturale. Dall’arte del muretto a secco alla storia, attraverso percorsi di degustazione dell’Olio DOP, itinerari tra gli oliveti, visite in frantoio e corsi di cucina, sono stati numerosi gli ospiti, in particolare stranieri, che hanno celebrato la secolare tradizione dell’olivicoltura ligure. A partecipare alla due giorni anche molti giovani e giovanissimi, impegnati nelle decine di attività ed eventi realizzati dalle 32 aziende aderenti. Partecipazione attiva anche per la giunta della Regione Liguria che insieme ai tanti ospiti si è calata nelle realtà olivicole del Consorzio con il presidente Toti negli oliveti del Levante a scoprire le caratteristiche della filiera certificata.
“Questa prima edizione – ha affermato l’assessore all’Agricoltura Stefano Mai – ha mostrato come l’Olio Riviera Ligure DOP, grazie al suo legame con il territorio ed alla sua qualità certificata, possa creare opportunità non solo per la filiera produttiva, ma anche per gli altri settori dell’economia regionale. Il prodotto olio ha dimostrato di saper rivestire un ruolo importante per la salvaguardia del territorio, sia dal punto di vista ambientale che delle tradizioni. Ringrazio il Consorzio di tutela e Qualivita, fiducioso che questo percorso virtuoso possa rapidamente svilupparsi innescando un positivo cambiamento tale da garantire i consumatori e gratificare i produttori”. Diversi i traguardi raggiunti in questa prima edizione tra cui rientra sicuramente l’azione di educazione al consumatore sull’Olio Riviera Ligure DOP; mostrare come le aziende di produzione di olio abbiano sempre più frequentemente caratteristiche di multifunzionalità; evidenziare il forte valore ambientale dell’olivicoltura ligure, permettendo di vivere direttamente la realtà dei terrazzamenti con i muretti a secco, oggi patrimonio immateriale dell’Umanità Unesco; dimostrare come la sinergia fra imprese diverse, guidate dal Consorzio di tutela e impegnate in uno stesso progetto, possa avere ricadute positive sul territorio dando vita a un’offerta turistica integrata.
Molto positivo l’ingaggio dei giovani che si sono resi protagonisti anche dell’evento organizzato dal Consorzio di Tutela in occasione di Oliveti Aperti, un incontro tra la stampa di settore – alle prese con un Educational tour negli oliveti – e i Giovani Chef degli istituti alberghieri italiani – impegnati a Imperia nella finale del contest dedicato a ricette innovative a base di Olio Riviera Ligure DOP. Una grande iniziativa dell’Olio Riviera Ligure DOP nella veste di filo rosso tra numerosi momenti di condivisione e di riscoperta della cultura olivicola ligure, attraverso le storie degli uomini e donne che con il loro lavoro custodiscono una cultura antica, salvaguardano il territorio e valorizzano una produzione agroalimentare d’eccellenza.
A cura di Geronimo Nerli
Fonte: Consortium 2019/03