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E’ olio Toscano IGP quello che entra nel percorso di certificazione. Nessun altro». Lapidario Fabrizio Filippi, presidente del Consorzio (circa 11 mila produttori) per la tutela dell’extravergine d’oliva IGP: falcidiata da parassiti e clima sfalsato, la produzione sarà drasticamente ridotta: -50% rispetto al 2013, appena 40mila quintali (210mila nel 2010) dei quali solo il 20% certificabili. Urge far fronte all’annus horribilis rafforzando la tutela dell’oro verde destinato al 60% all’estero, Giappone e Usa soprattutto. Come? Aumentando i controlli. Da qui l’accordo con la Forestale per una campagna che scatterà oggi nei centri della grande distribuzione.
Massima attenzione alle etichette: devono riportare il dato corretto, essere stampate a caratteri ben visibili. Tra un paio di settimane, e per un mese, via alla fase-2 dei controlli sulle olive stoccate e movimentate verso la Toscana da altre regioni (Puglia, Sicilia, Calabria) e dall’estero (Spagna, Marocco, Tunisia).