Olio Evo Seggiano DOP verso un vero Consorzio di tutela per rilanciare la partecipazione dei soci e la lotta alla mosca olearia. La prima assemblea dopo l’elezione del nuovo direttivo si è riunita nei giorni scorsi presso i locali dell’Unione dei Comuni dell’Amiata grossetana, alla presenza di soci e di aziende locali produttrici dell’extravergine di olivastra seggianese. I lavori sono stati introdotti dal presidente del Consorzio Seggiano DOP Luciano Gigliotti e sono proseguiti con le relazioni dei singoli consiglieri per presentare le numerose attività messe in cantiere nei primi sei mesi di vita del nuovo Consiglio direttivo. In chiusura un dibattito in plenaria.
«Il bilancio di questa prima assemblea è positivo – dice Gigliotti -nonostante le difficoltà dovute, principalmente, alle limitate risorse economiche del Consorzio. Dal confronto con i soci abbiamo ricevuto la fiducia sul programma di attività presentato e quello dei prossimi mesi si propone obiettivi concreti». Intanto, proseguire la strada verso la realizzazione di un organismo che sia capace di controllare il corretto uso del nome della cultivar in etichetta DOP. «Occorre poi attuare un piano di azione – aggiunge Gigliotti – per contrasta re la mosca olearia su area vasta in vista della raccolta 2017 e sostenere i soci nella partecipazione al prossimo Pif (progetto integrato di filiera) sull’olio, offrendo nuove opportunità di accesso al credito».
Ma gli obiettivi del consorzio di tutela che verrà sono anche molti altri e guardano anche ad una vasta platea, al di là dei soci: «Vogliamo – prosegue Giglio tti promuovere nelle scuole una proposta a favore dell’educazione alimentare e dei corretti stili di vita, aprire una pagina Facebook e potenziare il sito internet e adottare buone pratiche per offrire nuovi servizi ai soci che vorranno ricevere informazioni sulla produzione o partecipare a eventi di promozione insieme alla Regione Toscana. Vogliamo diventare un Consorzio di tutela della qualità del nostro prodotto, l’Olio Evo Seggiano DOP e aspiriamo a coinvolgere le migliori energie del nostro territorio che ci piace raccontare attraverso l’olio che qui produciamo».
Fonte: Il Tirreno