Una raffica di multe e di diffide. E quasi una bottiglia su tre “irregolare”. È pesante il bilancio del Corpo forestale della Toscana, dopo mesi di controlli a tappeto sul rispetto della legge (approvata circa un anno fa) che impone ai ristoratori l’uso dei tappi anti rabbocco per l’olio extra vergine di oliva. Una legge pensata a tutela del consumatore, per garantire la tracciabilità del prodotto, ma che da subito ha scatenato polemiche da parte dei commercianti per il conseguente aumento dei costi. Gli accertamenti hanno riguardato tutte le province, per un totale di 234 locali visitati (in particolare ristoranti ma anche alberghi e stabilimenti balneari): 63, in tutto, quelli finiti in mirino per il mancato utilizzo del sistema anti rabbocco.
I prodotti non sono stati analizzati: gli investigatori ipotizzano però che in diversi casi l’olio ritrovato nelle bottiglie fosse diverso da quello indicato nelle etichette. «In alcuni ristoranti continuano ad essere proposte al clienti oliere completamente anonime, oppure confezioni etichettate e sigillate con tappi convenzionali, ma che presentano evidenti segni di riutilizzo», commenta il commissario capo Alessio Brogi.
Fonte: La Repubblica