Organizzazioni dei produttori olivicoli, commercio, industria e trasformazione hanno trovato la quadra: Aipo, Cno, Unapol, Unasco, Unaprol, Federolio, Assitol, Aifo e Assofrantoi si riuniranno sotto il cappello della Fooi, Filiera olivicola-olearia italiana. Resteranno fuori, dunque, le cooperative e le organizzazioni agricole che, secondo quanto risulta a ItaliaOggi, hanno protestato contro questa decisione (confermando quanto anticipato da ItaliaOggi il 31 agosto 2016). Per le coop, in particolare, restare fuori dall’interprofessione dell’olio d’oliva si traduce in una totale assenza di rappresentanza nel settore e, di conseguenza, nell’impossibilità di accedere ai finanziamenti europei al comparto. Una situazione che ha spinto l’Alleanza delle cooperative agroalimentari a inviare una lettera sul punto al ministro delle politiche agricole, Maurizio Martina.
Comunque sia, il primo presidente della nuova organizzazione interprofessionale dell’olio d’oliva e delle olive sarà David Granieri, presidente di Unaprol, la vicepresidenza andrà ad Assofrantoi, della Confagricoltura, mentre la sede sarà presso il Cno, consorzio nazionale degli olivicoltori. Organi sociali della Fooi sono poi l’assemblea, il consiglio di amministrazione, l’organo di controllo e il comitato di sorveglianza in cui siederanno i membri indicati dalle associazioni di categoria maggiormente rappresentative a garanzia del buon funzionamento dell’interprofessione. Attiva a livello nazionale e internazionale, la Fooi lavorerà per rafforzare la competitività economica e l’innovazione nel comparto perseguendo, inoltre, l’individuazione di un migliore coordinamento delle modalità di immissione dell’olio di oliva sul mercato, in particolare attraverso ricerche e studi di mercato.
Fonte: Italia Oggi