Fiammata dei listini dell’olio d’oliva in Italia. Forse, sull’onda delle prime indicazioni circolate sulla campagna 2016 (che prenderà avvio a fine ottobre) che ipotizzano un calo produttivo, le quotazioni degli oli extravergine hanno registrato un deciso balzo in avanti. A Bari lo scorso 13 settembre infatti un chilo di “extra” a bassa acidità (inferiore allo 0,4%) è stato quotato 3,92 euro in crescita del 2,61% in soli sette giorni. Bene anche la categoria con acidità fino allo 0,8% quotato 3,55 euro (+2,89%).
E un deciso progresso l’hanno fatto registrare anche le tipologie di maggior pregio con l’extravergine biologico arrivato a quota 4,35 euro al chilo (+2,35 in sette giorni) e l’Olio Terra di Bari DOP che ha ttocato i 4 euro (+1,26%). Andamento lento invece in Spagna. Ieri a Jaen infatto l’extravergine è rimasto fermo con un prezzo di 3,18 euro (-0,18%), quasi raggiunto dalla categoria vergine che ha toccato quota 3,14 euro (+0,31%).
Fonte: Il Sole 24 Ore