Il tavolo promosso da Origin Italia con Consorzi di tutela e tutta la filiera: obiettivo condiviso quello di investire sul valore delle Indicazioni Geografiche
Italia leader mondiale del settore in consumi, produzione ed export di prodotto, ma deve ancora crescere la cultura della qualità. Annata 2023 (dati Ismea): +20% la produzione, +30% il valore dell’extravergine d’oliva
Francesco Lollobrigida: “Puntiamo a rendere quella dell’olio extravergine d’oliva una filiera italiana famosa nel mondo come quella del vino”
Con 456 mila tonnellate di consumo interno (8,2 litri pro-capite) l’Italia è il maggior consumatore di olio extravergine d’oliva. Il nostro Paese è anche il secondo produttore mondiale, con 290 mila tonnellate prodotte nel 2023 e il secondo esportatore con 359 mila tonnellate nel 2022. I dati sono stati presentati oggi da Ismea a Roma nella Sala Cavour del Ministero dell’agricoltura, sovranità alimentare e delle foreste, in occasione della conferenza promossa da Origin Italia dal titolo “Olio Extravergine d’Oliva: il fattore IG”. Sono 42 le DOP e 8 le IGP dell’olio extravergine d’oliva in Italia, numeri da primato europeo anche in questo caso e proprio quello dell’IG potrebbe essere il fattore chiave per il rilancio della filiera italiana. Dai terrazzamenti liguri alle colline umbre o toscane, dalle piane pugliesi alle valli siciliane, dalle pendici dei monti abruzzesi ai laghi, l’extravergine d’oliva italiano si esprime con oltre 500 varietà di olive. Sono 24 i Consorzi di Tutela riconosciuti dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. Circa 23.500 gli operatori impiegati nel settore.
“Occorre realizzare nel comparto dell’olio extravergine d’oliva quello che è stato fatto per altri settori di successo della Dop Economy – ha commentato Cesare Baldrighi, presidente di Origin Italia – a questo scopo occorrono politiche e scelte che puntino sulla direzione della valorizzazione e della crescita della filiera DOP IGP e il consolidamento dei Consorzi di Tutela. Ci auspichiamo che da oggi si possa tracciare un nuovo percorso per l’Olio EVO”.
“Quella dell’extravergine d’oliva italiano è un’altra filiera di grande territorialità, qualità, espressività del nostro made in Italy – ha sottolineato nel suo intervento il Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Franceco Lollobrigida – ha tutte le potenzialità del vino, ma ci stiamo lavorando, a partire dalla lotta contro il nutriscore e poi dal PNRR tante misure per il rilancio del settore, grazie anche a un lavoro di squadra con i Consorzi di tutela”.
L’olivicoltura italiana rappresenta un patrimonio inestimabile a partire dagli oltre 1,16 milioni di ettari a olivo coltivati da 619 mila aziende agricole di cui il 61% di meno di un ettaro e 4.352 frantoi attivi. Se nei primi nove mesi del 2023 il volume delle vendite è calato dell’11%, secondo i recenti dati presentati da Ismea è invece cresciuto il valore +16% e in particolare il prezzo medio dell’extravergine d’oliva del +30%. Nel 2023 è sceso anche l’import (-23%) mentre l’export è cresciuto del 7% in valore. I principali consumi di olio si registrano nei Paesi UE, ma negli ultimi anni anche quelli Extra Ue stanno incrementando i consumi.
“L’olio extravergine d’oliva in totale rappresenta ancora solo il 4-5% dei consumi mondiali di grassi e questo significa che abbiamo un buon margine di crescita del mercato soprattutto in paesi dove non c’è ancora tradizione di consumo – così commentando i dati, il direttore generale di Ismea, Maria Chiara Zaganelli – e sono tanti gli strumenti a disposizione per la crescita del settore, soprattutto DOP IGP, dal PNRR ai fondi dei nuovi piani di Sviluppo Rurale, oltre alle misure legate all’Eco-Schema 3 della PAC e agli interventi settoriali”.
All’incontro ha preso parte la filiera italiana con gli interventi delle associazioni di categoria con Davide Granieri, presidente di Unaprol, e Tommaso Loiodice, presidente di Unapol. Presenti anche alcuni Consorzi di tutela tra i quali quello dell’Olio EVO della Riviera Ligure DOP, con il suo direttore Giorgio Lazzaretti, Fabrizio Filippi presidente del Consorzio dell’Olio EVO Toscano IGP e Mario Terrasi, presidente del Consorzio Tutela Olio Evo Sicilia IGP. Inoltre Martino Giuliano, direttore del Consorzio Italia Olivicola, Michelle Sonnessa, presidente dell’Associazione Città dell’Olio e altre realtà della filiera.
Fonte: Origin Italia