Al Sol una possibile risoluzione del problema steroli per alcuni oli EVO italiani già dalla prossima campagna olearia ma i cambiamenti climatici impongono un cambio di passo dell’olivicoltura italiana
Nel 2021/22, il Consiglio oleicolo internazionale (COI) ha avviato uno studio sugli steroli totali e individuali, con priorità ai primi, attualmente al terzo e ultimo anno. Per l’ultimo anno i campioni pervenire entro il 25 aprile 2024 per essere analizzati da laboratori riconosciuti dal COI.
“I risultati saranno presentati alla prossima riunione di esperti nel settembre 2024 e le conclusioni saranno presentate alla successiva riunione di ottobre e alla sessione di novembre del Consiglio dei membri – ha affermato Yousra Antit, responsabile del Dipartimento di Chimica dell’Olivo del Consiglio Oleicolo Internazionale – L’impatto dei cambiamenti climatici sulle variazioni compositive delle varietà di olive ha richiesto un’analisi continua dei dati pluriennali condotta dal COI per cogliere la reale dimensione di questo problema.”
Il problema steroli, che coinvolge due tra le più importanti regioni produttive italiane come Puglia e Sicilia, è quindi in via di risoluzione ma altre criticità stanno emergendo con prepotenza, come l’acido oleico. E’ l’acido grasso più importante dell’olio di oliva, famoso soprattutto per le sue qualità nutrizionali e salutistiche ma il caldo in estate e autunno fa abbassare il suo contenuto nell’olio.
[…]
Se per l’olio extravergine di oliva italiano il problema è futuribile, è invece presente per l’olio a denominazione di origine DOP IGP, che ha limiti più stringenti che già oggi vengono sforati in alcune annate.
“La ricerca scientifica si sta occupando molto dell’effetto dei cambiamenti climatici anche in campo olivicolo – spiega Mauro Rosati, direttore di Fondazione Qualivita e Origin Italia che raccoglie le DOP IGP nazionali – ma spesso queste ricerche non riescono a venire calate a livello aziendale. E’ tempo di affrontare il tema in maniera più coordinata, con un tavolo tecnico a livello di Ministero delle politiche agricole e della sovranità agroalimentare.”
[…]
Fonte: Teatro Naturale