Agrisole
Olio DOP bene all’estero ma in pesante calo in Italia. Gli oli d’oliva a denominazione d’origine, infatti, hanno conquistato i mercati esteri visto che nel 2012 sono stati spediti oltre frontiera 5.918 tonnellate per un controvalore di 51 milioni di curo che ha fatto registrare una crescita del 4,9 per cento. Ma a questo positivo risultato sui mercati esteri hanno fatto da contraltare un calo del 2,1% delle quantità certificate e una flessione delle vendite al consumo in Italia che è stato di ben il 9,4%. È il quadro tracciato nei giorni scorsi, in occasione del premio Sirena d’Oro di Sorrento, dall’osservatorio economico Unaprol. Nel 2012 – secondo i dati dell’Osservatorio – hanno contribuito alla produzione di oli DOP e IGP 19.192 aziende, su una superficie di circa 106mila ettari, con 1.879 imprese di trasformazione.
La dinamica delle quantità certificate dei principali oli DOP e IGP evidenzia aumenti soprattutto per BruzioDOP (+208,7%), Monti Iblei DOP (+64,9%), e Terra di BariDOP (+14,1%), mentre registrano flessioni Garda DOP (-41,7%) e UmbriaDOP (-32%) e l’IGP Toscano (-19,7%). In termini di fatturato all’origine si registra una contrazione del 4% rispetto al 2011, con flessioni notevoli ascrivibili soprattutto alle DOP Garda (-44,2%), Umbria DOP (-31%), Sabina DOP (-26%) e all’IGP Toscano (-12%).