Nuove sanzioni e nessuna depenalizzazione per chi bara sulle etichette dell’olio d’oliva. Col dlgs del 23 maggio 2016, n. 103 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 139 del 16 giugno 2016) si da piena applicazione al regolamento Ue 29 /2012, evitando di incorrere in procedure di infrazione da parte di Bruxelles. Le multe previste vanno da un minimo di 300 euro a una massimo di 18 mila euro e sono previste riduzioni per piccoli quantitativi fuori norma.
Rispetto a una prima versione di dlgs, bocciata dal parlamento, il testo varato definitivamente dal Consiglio dei ministri e finito in Gazzetta salvaguarda le fattispecie penali in tutti gli articoli che riguardano l’origine e il confezionamento dell’olio extra vergine d’oliva. In particolare viene introdotta la clausola di salvaguardia «salvo il fatto costituisca reato» sull’articolo 4 del decreto legislativo, per l’origine del prodotto. La stessa clausola è stata inserita in tutti gli articoli che possono funzionare da spie di una possibile contraffazione, come l’articolo 3 a proposito di «informazione sulla categoria dell’olio», e gli articoli 5 e 6 sulle indicazioni facoltative e quelle obbligatorie in etichetta.
Fonte: Italia Oggi