Presentata la richiesta di registrazione del marchio Olio di Roma IGP all’Unione Europea. L’assessore Ferri: «Si tratta di una risposta positiva per i nostri produttori locali»
Dopo la possibilità di diventare Città del Formaggio, ora la città di Cerveteri potrebbe veder il proprio olio registrato come Olio di Roma IGP. È stata infatti pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea la proposta di registrazione della denominazione IGP.
A supportare l’associazione di produttori OP Latium nella stesura del dossier per il riconoscimento del marchio c’è ancora una volta l’Arsial. L’areale di produzione dell’Olio di Roma IGP andrà a coprire gran parte della superficie olivetata della regione, includendo anche i territori coperti dalle attuali quattro DOP (Tuscia, Canino, Colline Pontine e Sabina). L’Olio di Roma IGP potrà quindi essere prodotto in 316 comuni del Lazio: 27 in provincia di Latina, 35 in provincia di Rieti, 60 in provincia di Viterbo, 87 in provincia di Frosinone e 107 nel territorio della Città Metropolitana di Roma Capitale (tra cui anche la città di Cerveteri).
Secondo le stime contenute nella relazione socio-economica allegata al dossier tecnico, a seguito del riconoscimento IGP sono ipotizzabili, nelle aree interessate, un incremento della produzione e un sostanziale sviluppo del comparto, con importanti ricadute economiche e occupazionali anche per il turismo e la ristorazione di qualità.
Potranno essere rivendicate con la nuova IGP, secondo stime potenziali elaborate su volumi di prodotto interessati a una possibile certificazione, circa 75mila tonnellate di olive e più di 10mila tonnellate di olio ogni anno, per un valore economico complessivo di quasi 52 milioni di euro. Senza considerare gli aspetti culturali direttamente legati al prodotto, che proprio in virtù della sua valorizzazione saranno finalmente garantiti dall’oblio, consentendo la conservazione di tecniche colturali tradizionali, tramandate da generazioni.
Una gran bella soddisfazione e ancora una possibilità per la città etrusca, come ha evidenziato l’assessore alle Attività Produttive, Riccardo Ferri: «Si tratta di una risposta positiva per i nostri produttori locali», ha detto puntando i riflettori sull’importanza acquistata dagli ulivi e dalla produzione dell’olio negli anni grazie alla Festa dell’Olio.
E ora con la possibilità di ottenere anche un prestigioso marchio a giovarne sarà sicuramente, per l’Assessore, la commercializzazione di un prodotto che negli anni è cresciuto anche qualitativamente. «Si dice che la parola Roma sia una delle più cliccate al mondo – ha commentato ancora Ferri – e con la registrazione del marchio Olio di Roma IGP sicuramente gioveremo di questo anche noi».
Ora per cercare di capire se la registrazione del marchio andrà a buon fine si dovranno attendere 90 giorni. Se entro questo lasso di tempo non perverranno opposizioni alla registrazione allora si potrà procedere.
Fonte: La Voce