Un’estate riduce il divario dei prezzi dell’olio d’oliva tra Italia e Spagna. Un gap che negli ultimi anni è stato sempre superiore al 40% e che complice la stabilità dei listini in Italia e la contemporanea fiammata delle quotazioni in Spagna, negli ultimi mesi invece si è ridotto. Infatti nelle uniche due sedute che si sono registrate ad agosto alla CCIAA di Bari non si sono registrate variazioni di rilievo con l’extravergine a bassa acidità(fino a o,3%) fermo a quota 5,62 euro al chilo mentre quello con acidità più elevata (fino a 0,8%) che invece non si è schiodato dai 4,80 euro.
A Bari l’unico segmento che ha messo a segno un progresso è stato quello dell’olio raffinato passato dai 3,95 euro al chilo di inizio agosto ai 4,1 euro di fine mese. Trend invece ben più vivace a Jean in Spagna dove proprio nel corso del mese di agosto, l’extravergine ha superato la soglia dei 4 euro al chilo sfiorando nei giorni scorsi quota 4,2 euro. Un livello che rappresenta il record nel corso del 2015.
Fonte: Il Sole 24 Ore