Verona Fedele
Anche l’olio del Garda ha i suoi falsi. Ma come riconoscere la frode perpetrata ad una delle eccellenze del nostro lago? «I prodotti che vogliono beneficiare della denominazione d’origine protetta – spiega Andrea Bertazzi, presidente del Consorzio di tutela dell’olio extravergine di oliva Garda Dop – devono soddisfare i requisiti di conformità richiamati nel, disciplinare; tutto il prodotto immesso sul mercato come olio extravergine di oliva Garda Dop deve riportare sulla confezione il contrassegno numerato: questo bollino rende il prodotto rintracciabile ai controlli e riconoscibile al consumatore dagli altri oli presenti sul mercato; e viene rilasciato dall’ente di certificazione solo se il prodotto e il processo di elaborazione sono conformi al disciplinare». In seguito all’attività di controllo straordinaria sulla tracciabilità e l’etichettatura dei prodotti alimentari avviata in tutta Italia dal nucleo antifrodi dei Carabinieri, che nelle scorse settimane ha emesso sanzioni amministrative per l’olio “del Garda” con marchi non autorizzati, il presidente del Consorzio fa chiarezza su come mettersi al sicuro da eventuali truffe.