Si infittisce la schiera di olivicoltori che chiede la certificazione per la produzione Olio Bologna IGP.
«II suo sapore? Intenso, particolarmente fruttato, leggermente piccante e dal retrogusto amarognolo. Ha proprietà antiossidanti e antinfiammatorie e va benissimo anche a crudo. Io ad esempio lo uso per condire le bruschette, l’insalata e la pasta».Vincenzo Ranuzzi de’ Bianchi non ha dubbi: l’olio d’oliva biologico prodotto nell’azienda agricola Ca’ Scarani, gestita insieme al figlio Michelangelo in via dell’Osservanza, «è buono e fa bene». Ma soprattutto vuole essere i 1 simbolo di una tipicità produttiva che chiede, insieme ad altri sette olivicoltori, il marchio Igp.
Ma davvero da queste parti si produce olio d’oliva con caratteristiche specifiche ? «Lo so, in tanti non ne sono a conoscenza, ma qui a Bologna la coltivazione di uliveti ha un’antica tradizione – assicura Vincenzo, discendente di quel conte Annibale Ranuzzi ritenuto fra i più importanti agronomi italiani . Da queste parti la produzione di olio è andata avanti costantemente almeno fino al 16oo, scomparendo via via con l’irrigidimento delle temperature e tornando poi possibile, negli ultimi 3o anni, coi nuovi cambiamenti climatici».