Gli iberici dominano in termini di produzione, ma nessun Paese ha investito quanto l’Italia nella formula turistica, tra degustazioni ed eventi all’ombra degli uliveti
L’Italia è imbattibile nella formula delle degustazioni (pensiamo a eventi simbolo come “Frantoi aperti” in Umbria che si terrà tra ottobre e novembre 2024, ma anche a quelli nel Garda Trentino), sulla scia di un trend iniziato da anni con il vino e che oggi si sta allargando ad altre peculiarità del Made in Italy, come l’extravergine d’oliva appunto, ma anche formaggi e salumi. La classifica si basa su cinque fattori, tra cui il numero di oliveti, i livelli di produzione di olio d’oliva, il numero di sessioni di degustazione, le classifiche degli oli d’oliva locali e i dati dei social media.
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La ricerca rivela quindi che l’Italia vanta la posizione più alta nella classifica dell’olio d’oliva, con 115, il maggior numero di degustazioni di olio d’oliva (147) e la seconda maggiore produzione di olio d’oliva (2.194.110 tonnellate) per un valore complessivo dei cinque fattori presi in considerazione che la mette a un passo dalla Spagna: 2902 per l’Italia, 2932 per gli spagnoli. E se in 18 delle 20 regioni italiane si producono olive, significa che quasi ovunque turisti italiani e stranieri possono vivere l’esperienza dell’olio, tra degustazioni, campeggi sotto gli ulivi per arrivare a giri in mongolfiera sopra gli uliveti proposti da alcune aziende agricole.
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Fonte: La Repubblica