Un articolo recentemente pubblicato sul sito di James & Wells (agenzia che dal 1979 si occupa della salvaguardia della proprietà intellettuale) fa il punto sul “Geographical Indications (IG) Registration Amendment Bill“, il nuovo atto legislativo che dovrebbe rilanciare il tema dell’indicazione di origine in Nuova Zelanda, indicando che andrà a modificare il Geographical Indications (Wine and Spirits) Registration Act, dando così nuova vita a un progetto che si era, da un po’ di tempo, arenato. Come spiegato da James & Wells: “Le IG possono differenziare i prodotti sul mercato e possono essere elementi chiave nello sviluppo di marchi collettivi. Possono aumentare la competitività ed essere un valore aggiunto per il vostro prodotto o il vostro brand, aumentando le possibilità di export. Proteggere un’indicazione geografica permette, a chi ne ha diritto, di evitarne l’uso improprio da parte di terzi non autorizzati mantenendo così l’integrità dei loro prodotti. La Nuova Zelanda è obbligata a proteggere le IG dall’accordo TRIPS. Dobbiamo fornire alle parti interessate motivi per proteggere le IG contro usi scorretti o concorrenza sleale, anche per quanto riguarda il settore wine & spirits“.
“Il New Bill è pensato per modificare il Geographical Indications (Wine and Spirits) Registration Act, che, anche se approvato nel 2006, non è mai realmente entrato in vigore. La nuova legge creerà un registro per le IG, e le parti interessate potranno iscriversi e registrare il nome ed i limiti delle IG per il settore wines & spirits. Una commissione di esperti in wine & spirit giudicherà le domande di registrazione e determinerà quali marchi registrare. Esempi di IG, in relazione al vino, che verranno probabilmente registrate includono ‘Marlborough’, ‘Otago’ e ‘Hawkes Bay’ . Una volta registrata una IG per il vino sarà utilizzabile solo su prodotti dove almeno l’85% proviene da quella regione. Una IG per i liquori invece sarà utilizzabile solo su prodotti provenienti da quella regione geografica. Una volta ottenuta l’autorizzazione per una IG in Nuova Zelanda, per i produttori sarà anche più facile ottenere lo stesso tipo di tutela anche in altri paesi grazie alla “cornice” creata dal nuovo provvedimento.”
Fonte: infonews.co.nz