Giornale di Brescia
La Regione farà la sua parte. Parola dell’assessore Gianni Fava che si è dichiarato disponibile a sostenere la realizzazione di un punto di stoccaggio e maturazione del Nostrano Valtrompia DOP. Ieri San Colombano ha salutato con una delle sue giornate migliori l’arrivo dell’assessore, invitato da Silvio Zanini, presidente del Consorzio di tutela del Dop, ad approfondire la conoscenza di questa esperienza, dopo un incontro in Regione avvenuto nei mesi scorsi. Zanini ha messo subito in chiaro le fragilità del Nostrano Valtrompia DOP e del consorzio, composto per ora da sei produttori tutti con età ben al di sotto dei 40 anni. «Abbiamo un prodotto straordinario, come ci è stato riconosciuto con la Dop – ha ricordato – ma ancora da irrobustire ». E la robustezza passa soprattutto per una situazione che consenta gambe e futuro al prodotto, spazi dedicati alla maturazione che Zanini immagina non come un’unica grande struttura, ma piuttosto come tanti piccoli spazi accanto alla malga, un po’ come le vecchie cantine, dove il produttore «si assume anche la responsabilità di portare a termine il frutto del suo lavoro». A Fava l’idea pare essere piaciuta tanto che ha sostenuto le istanze dei produttori con decisione. Ora bisognerà passare dalle parole ai fatti. C’è già un progetto della Comunità montana per la produzione di foraggio autoctono: esso prevede un finanziamento Cariplo che si tramuterà in aiuti per quanti si impegneranno a recuperare i prati di proprietà rendendoli nuovamente produttivi consentendo lo sfalcio. Con questo tipo di spinta il nostrano avrà fatto un grande passo avanti. «Molti giovani produttori – ha sottolineato Zanini – vorrebbero associarsi al nostro consorzio, ma il timore di essere lasciati soli è evidente; se a questo si aggiunge la mancanza di idonei supporti ben si comprende la difficoltà di imbarcarsi in una nuova avventura ».
Nostrano DOP, la Regione in aiuto