Le vendite di ortofrutta biologico nella GDO salgono a 147 milioni di euro, con un trend del +28% a fronte del +9% dell’intera categoria: 6 italiani su 10 hanno acquistato frutta e verdura biologica principalmente per motivazioni legate a salute e sicurezza. Sono i dati principali che emergono dall’analisi di Nomisma predisposta in occasione di MACFRUT BIO – sezione speciale della fiera internazionale dell’ortofrutta dedicata per la prima volta alla produzione naturale – con il patrocinio di CCPB, ente di certificazione e controllo di prodotti biologici – per il Workshop “Il mercato dell’ortofrutta biologica in Italia e Germania”.
All’interno del paniere ortofrutticolo, l’ortofrutta biologica ha un grande successo ed è sempre di più apprezzata dai consumatori. I dati Nielsen indicano che in Italia le vendite di ortofrutta Bio a peso imposto (mese terminante marzo 2017) hanno raggiunto 147 milioni di euro nella sola GDO, segnando un balzo del +28% rispetto all’anno precedente, a fronte di un +9% delle vendite di ortofrutta in generale. L’ortofrutta fresca Bio ha da sempre un ruolo determinante nelle vendite di prodotti biologici (pesa per l’11% sulle vendite Bio nella GDO) e ha ulteriori potenzialità di mercato (le vendite Bio pesano per il 4,4% sul totale delle vendite di ortofrutta), viste il crescente interesse del consumatore.
I risultati della Survey Nomisma-MACFRUT BIO mostrano che il 60% delle famiglie italiane ha acquistato frutta e verdura a marchio biologico in almeno una occasione nel 2016 (63% la consumer base per la frutta fresca Bio, 62% per verdure ed ortaggi freschi, 32% verdura IV gamma e 5% frutta IV gamma). L’ortofrutta fresca Bo è la categoria con il maggiore numero di famiglie acquirenti, superando molti prodotti di largo consumo Bio (tra gli altri: olio extra-vergine d’oliva – 52%), uova – 50% e yogurt – 42%).
Tra i fattori che spingono in alto l’interesse verso il Bio vi sono reddito, istruzione e classe di età, ma soprattutto l’interesse per l’ortofrutta fresca Bio è più forte in funzione degli stili alimentari: nei nuclei dove sono presenti componenti che, per scelta o necessità, pongono grande attenzione alla dieta la propensione all’acquisto del biologico è più marcata (il ricorso al Bio sale all’84% nei vegetariani e nell’83% tra i vegani, tra chi segue la dieta macrobiotica la quota è superiore al 90%). Anche nei nuclei con figli di età inferiore a 12 anni l’interesse per l’ortofrutta fresca Bio è più alto: le famiglie acquirenti in questo segmento sale al 72% acquista ortofrutta Bio contro il 56% delle famiglie senza figli conviventi o con figli già adolescenti.
Tra i consumatori il 64% è frequent user, mangia frutta e verdura ogni giorno o quasi (28%) o almeno una volta a settimana (36%), selezionandola soprattutto in base alla stagionalità (30% indica questo fattore come principale tra i criteri di scelta dell’ortofrutta Bio) e all’origine italiana (28%). Due le leve principali che indicono a preferire l’ortofrutta biologica: innanzitutto la maggior sicurezza per la salute (1 acquirente su 4 indica tale fattore come prioritario), mentre il 22% associa nel rispetto dell’ambiente la principale motivazione che porta a scegliere l’ortofrutta biologica. E il successo dell’ortofrutta Bio arriva dal riconoscimento in termini di qualità: il 63% degli acquirenti ritiene che l’ortofrutta fresca biologica abbia caratteristiche organolettiche superiori a quella convenzionale – segno che ormai è conclamato che il biologico sia sinonimo di grande qualità.
Fonte: Nomisma – CCPB