E’ tonda, gentile, trilobata ed è universalmente conosciuta come la migliore al mondo. Come se non bastasse, porta con sé un nome territoriale che un po’ per tutti è sinonimo di qualità: «Langhe». Stiamo parlando della nocciola coltivata prevalentemente sulle colline dell’Alta Langa, in un’area che comprende le province di Cuneo, Asti e Alessandria. Un gioiello da tutelare, al pari di grandi vini e tartufi. E invece: il nome «Langhe» potrà essere usato per i noccioli di tonda gentile piantati ovunque in Italia, tranne che in Langa. Il 4 ottobre, infatti, è stato approvato dal Mipaaf, in accordo con le Regioni, il Registro nazionale delle varietà di piante da frutto, in cui tra le tipologie di nocciola è stata ufficialmente iscritta la «Tonda Gentile Langhe». Un nome a cui tempo fa i produttori piemontesi avevano deciso di rinunciare, non senza polemiche, per l’ambiziosa e nobile causa del riconoscimento della Nocciola del Piemonte IGP, il cui disciplinare prevede l’uso della dicitura «Tonda gentile trilobata», senza riferimento geografico alle colline che circondano Alba.
A lanciare l’allarme è l’europarlamentare albese Alberto Cirio, che spiega: «Già nella primavera scorsa avevamo denunciato che in questo registro il nome “Langhe” non poteva essere associato a una pianta, perché significa autorizzarne la coltivazione in tutta Italia, pure in Puglia o in Sardegna, e permettere di commercializzare le nocciole come “nocciole delle Langhe” quando con le nostre colline non hanno nulla a che fare. Una decisione che va anche contro la legge europea, che vieta l’uso di dizioni ambigue come i nomi geografici propri, perché possono indurre in errore. Denuncerò formalmente il governo all’Unione europea». La replica a Cirio arriva direttamente dal viceministro Andrea Olivero: «In tutte le occasioni ho ribadito che il Ministero avrebbe rinunciato a iscrivere la denominazione “Tonda gentile Langhe”, da sempre utilizzata su tutto il territorio nazionale, solo quando avessimo avuto la certezza che in nessuna parte del mondo potesse essere legalmente adottata». E aggiunge: «Abbiamo individuato, insieme alla Regione Piemonte, soluzioni praticabili per tutelare la Nocciola Piemonte IGP e ci stiamo attivando per veder riconosciuta la sola specie “Tonda gentile” in tempi brevi».
Fonte: La Stampa