L’export traina ancora i mercati, ma cresce del +2% anche la vendita diretta in cantina, di pari passo con la crescita dell’enoturismo. Il patrimonio Nobile di Montepulciano DOP vale oltre 500 milioni di euro e dà lavoro a circa mille persone, senza considerare l’indotto che per il 70% dipende dal vino. Quattro stelle (su un massimo di 5) alla vendemmia 2016 del Vino Nobile di Montepulciano DOP. L’assegnazione è stata annunciata dal presidente del Consorzio di tutela Andrea Natalini e dal sindaco Andrea Rossi, durante l’ultima giornata di Anteprima del Vino Nobile, quella dedicata alla stampa del settore.
“Un risultato importante dal punto di vista climatico – ha commentato il presidente Natalini – che conferma la crescita qualitativa che ormai da anni rappresenta le nostre imprese e che ha fatto sì che il Vino Nobile sia sempre più riconoscibile nel mondo”. I vini 2016 di Montepulciano esprimono – a giudizio degli esperti della commissione che ha espresso il punteggio – il carattere nella annate classiche con colori molto intensi, caratterizzati da una qualità media molto alta e avranno nell’eleganza e nella finezza la loro prerogativa principale. E mentre con l’Anteprima si apre il mercato alle annate giunte a maturazione, il Vino Nobile 2014 e la Riserva 2013, la riflessione va sui dati economici di questa denominazione che per il territorio vuol dire occupazione, tutela del paesaggio e una ricchezza non solo materiale, visto che il vino è un traino forte anche per il turismo. “Cresce la nostra reputazione all’estero, ma cresce anche l’attenzione alla nostra denominazione da parte del consumatore – continua il presidente del Consorzio, Andrea Natalini – e questo è un dato che possiamo riscontrare nelle esportazioni che anche nel 2016 hanno rappresentato un’ampia fetta delle vendite del Nobile”.
Cinquecento milioni di euro circa. E’questa la cifra che quantifica il Vino Nobile di Montepulciano DOP tra valori patrimoniali, fatturato e produzione. Nello specifico in oltre 200 milioni di euro è stimato il valore patrimoniale delle aziende agricole che producono Vino Nobile, 150 milioni circa il valore patrimoniale dei vigneti e 65 milioni di euro è valore medio annuo della produzione vitivinicola, senza contare che circa il 70% dell’economia locale è indotto diretto del vino. Una cifra importante per un territorio nel quale su 16.500 ettari di superficie comunale, circa 2.000 ettari sono vitati, ovvero il 16% circa del paesaggio comunale è caratterizzato dalla vite. A coltivare questi vigneti oltre 250 viticoltori (sono circa 90 gli imbottigliatori in tutto dei quali 76 associati al Consorzio dei produttori). Conformemente alla tendenza degli ultimi anni, anche il 2016 si conferma anno dell’export con una quota destinata all’estero pari al 78% di prodotto, mentre il restante 22% viene commercializzato in Italia. La Germania è il primo mercato del Nobile con il 46% della quota esportazioni. Il Vino Nobile è apprezzato anche in Svizzera dove raggiunge il 16%. Il dato più significativo arriva ancora una volta dagli Stati Uniti che segnano una crescita rispetto al precedente anno (+1%) arrivando nel 2016 a rappresentare il 21% dell’export del Nobile. Successo anche per i mercati asiatici ed extra Ue con oltre il 7% delle esportazioni.
Fonte: Corriere di Siena