Sessantaquattro Consorzi di Tutela a Caserta condividono le strategie per affermare il ruolo del settore IG nel dibattito comunitario
Un ruolo più forte e deciso per l’Italia nel dibattito comunitario sulla tutela, la PAC e l’etichettatura, affinché al settore delle IG – un patrimonio di 299 DOP, IGP, STG italiane, rappresentative di un valore alla produzione di 6,96 miliardi di euro, che raggiunge i 14,7 miliardi al consumo e una quota export di 3,5 miliardi – venga permesso di consolidare la crescita a vantaggio di tutto il sistema agricolo nazionale. È quanto auspicano i soci presenti alla 13° Assemblea di Origin Italia, tenutasi lo scorso 29 maggio a Caserta presso la sede del Consorzio della Mozzarella di Bufala Campana DOP, a cui ha preso parte altresì il Ministro per le Politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo Gian Marco Centinaio.
La linea su cui si è sviluppato l’incontro è quella di perseguire con ogni forza a disposizione l’idea di sviluppo del territorio in connessione con le sue tipicità, promuovendo, innovando, tutelando e unendo i prodotti agroalimentari al turismo. “La tutela dei prodotti DOP e IGP è essenziale per diffondere una maggiore difesa dei nostri marchi di qualità da contraffazioni e imitazioni – ha spiegato il Ministro Gian Marco Centinaio – e a tal proposito il nostro Paese si è fatto capofila di una richiesta per un’etichettatura dei prodotti in cui la provenienza sia in grande evidenza. I Consorzi di tutela si stanno avvicinando sempre di più alle nuove frontiere dell’innovazione tecnologica e sono dell’idea che la blockchain – altro tema caldo trattato in sede di assemblea – debba essere unica e condivisa a livello nazionale. Per questo – ha annunciato Centinaio – a breve ci sarà un tavolo interministeriale su questo tema che riguarda il futuro delle aziende italiane”. Un’Assemblea particolarmente importante quella dello scorso 29 maggio perché è stata la prima da quando AICIG si è unita ad Afidop e Isit andando a costituire Origin Italia, ma soprattutto perché svoltasi all’indomani di una tornata elettorale di rinnovo delle Istituzioni Comunitarie che potrebbe disegnare nuovi scenari. Un motivo in più per serrare le fila e dare garanzie di sostegno ai nuovi Parlamentari Europei affinché nella loro responsabilità di legislatori possano rispondere alle esigenze della società.
“Guardiamo con particolare attenzione alla definizione dei nuovi organismi comunitari ma nel frattempo portiamo avanti le nostre battaglie in termini di tutela ed etichettatura – ha premesso il presidente di Origin Italia Nicola Cesare Baldrighi – ; il costante incremento del peso economico e reputazionale delle IG italiane ci impegna oggi più che mai ad un costante adeguamento e miglioramento delle attività dei Consorzi italiani anche sul piano normativo; in particolare sulla fattiva rappresentanza di tutta la filiera, lo sviluppo dei Consorzi stessi e la Food blockchain. Sempre più determinante sarà, nel prossimo futuro, il ruolo e l’autorevolezza degli organismi di certificazione, che potranno essere chiamati a garantire, oltre alle IG stesse, elementi quali la sostenibilità ambientale, il benessere animale, il rispetto sociale ed economico, elementi intimamente connessi alle nostre produzioni che hanno la necessità di essere messi in evidenza”. Le dinamiche di crescita economica ad esse collegate sono il chiaro esempio di quanto sia impattante ciò sull’economia del Paese: nel 2007 il valore alla produzione era di 5,01 miliardi di euro e quello al consumo di 7,35 miliardi, mentre ancor più significativo appare il differenziale per il valore all’export, che nel 2007 ammontava a 1,05 miliardi. Tra i temi considerati di assoluta importanza dal presidente di Origin Italia, anche l’impegno per la reale applicazione dell’intesa ministeriale affinché ci sia una chiara distinzione sugli scaffali dei prodotti DOP e IGP, con l’obbligo di indicarli sia in etichetta che sui menù, considerando il sempre maggior rilievo assunto dai consumi fuori casa.
A cura di Marzia Morganti Tempestini
Fonte: Consortium 2019/03