Il Messaggero
Il Frascati DOP? È fai-da-te. Il pecorino romano? Anche. Addio lunghi procedimenti, lavorazioni tradizionali e conoscenze tramandate da generazioni. Basta un clic online ed ecco recapitato a domicilio il kit per confezionare i prodotti comodamente a casa propria. Come? Con un po’ di ingegno da piccolo chimico mescolando misteriose pillole, acqua e polverine. «Per realizzare il formaggio – spiega Anna Zollo, docente universitaria e responsabile scientifico del Rapporto frodi agroalimentari Fareambiente girano nell’e-commerce delle polveri di latte
che mescolate con acqua calda e caglio dopo alcune ore producono una sorta di pasta filata tipo tra la mozzarella e il caciocavallo. Che all’estero vengono spacciati per pecorino o “parmesan”. E’ una pratica molto diffusa, per esempio, in Australia e Nuova Zelanda. Lo stesso vale per il vino: con una confezione all-inclusive si possono realizzare fino a 30 bottiglie di pseudovino. Qui nel Lazio – aggiunge – difficilmente un buongustaio potrebbe scambiare questi formaggi o vini artificiali con un autentico pecorino o un Frascati DOP, ma in paesi come l’Australia o la Nuova Zelanda e nel Nord Europa la pratica è diffusa».