Sul territorio laziale sono presenti quattro DOP, rispettivamente nelle province di Viterbo (Canino DOP e Tuscia DOP), nelle zone della Sabina Romana e della Sabina reatina (Sabina DOP) e nella provincia di Latina (Colline pontine DOP) la superficie media aziendale è piuttosto ridotta, solitamente meno di un ettaro, valore che sale a 1,5 ettari nelle aziende specializzate.
Nel 2014, nella regione Lazio, attraverso il canale Iper e Super della Gdo (grande distribuzione organizzata), sono stati venduti 17 milioni circa di litri di extravergine per un valore corrispondente a 63 milioni. È quanto emerge dai dati forniti nei giorni scorsi da Unaprol, Consorzio italiano olivicoltori. Sempre nel Lazio appaiono in crescita, nello stesso periodo, rispetto all’anno precedente, le vendite di tutte le categorie di olio extravergine di oliva. Il prezzo medio registrato si è aggirato intorno ai 3,7 curo/litro e il 71% dell’olio extra vergine è stato venduto in promozione.
Sono i dati resi noti dall’Unaprol nei giorni scorsi a Roma. Bene anche l’andamento delle vendite di oli biologici e a denominazione che conferma la preferenza dei consumatori a favore delle produzioni certificate. Nel Lazio, sono stati acquistati 1,2 milioni di litri di olio extravergine di oliva della categoria 100% italiano per un valore corrispondente a 6 milioni di curo, scambiato a prezzo superiore rispetto all’extra vergine convenzionale (5,42 euro/litro).
Fonte: Agrisole