Italia Oggi
Nella partita dell’export in Russia l’Italia supera la Francia, ribaltando, con una crescita del 6,25% nei primi tre mesi del 2013, la classifica che a fine 2012 ci vedeva dietro i transalpini con 9 miliardi di euro di esportazioni contro 10. In particolare sono cresciute le vendite agroalimentari (+ 33% a oltre 100 milioni di euro) con punte del 467% per gli spumanti (valore complessivo 17 milioni di euro) e del 43% per formaggi e latticini (8,3 milioni). Ma ottime sono state anche le performance delle paste alimentari (+29% a 12,2 milioni), dei vini imbottigliati (+25% a 26 milioni), caffè e te (+21% a 10,2), panetteria e pasticceria (+17% a 8,2 milioni).Il punto è stato fatto a Parma durante «Russia Business Incubator», organizzato da Gea e Italia del Gusto. «La Russia rappresenta un mercato concreto e non solo un’ipotesi futura per il food italiano. Il valore delle nostre esportazioni agroalimentari supera i 620 milioni di euro: quasi il doppio di quelle verso la Cina», ha commentato il presidente di Gea, Luigi Consiglio.