Terra e Vita
Il clima posticipa la vendemmia ma rilancia le chance della Puglia vinicola. Ok rese e qualità, export da rilanciare. La Puglia è la regione più produttiva del Sud (6,2 milioni di hl, media del quinquennio secondo Istat), quella più precoce per i rossi. Ma quest’anno la vendemmia del primo tipico vitigno autoctono (di norma puntuale ai primi di settembre) è iniziata con 10 giorni di ritardo. Colpa, o meglio merito, di un’annata favorevole dal punto di vista climatico, fresca, con temperature abbastanza basse, senza i picchi di caldo della scorsa estate, con un’umidità mai eccessiva e con le piogge nei tempi giusti: la premessa per una vendemmia di alta qualità. Magari un augurio per ottimi successi commerciali dei vini pugliesi in Italia e all’estero.
I prezzi delle uve sono in linea con quelli del 2012, con qualche picco per produzioni di nicchia. L’augurio è che i nuovi vini spingano la ripresa dell’export pugliese, invertendo il calo del 13% registrato, secondo dati Istat, nel semestre gennaio-giugno rispetto al 2012.