Non resta che unire le forze di tutti gli attori per allargare la popolazione dei laureati e, più in generale, dei lavoratori che partecipano durante tutta la vita professionale a percorsi di formazione, tanto è grande la sfida che abbiamo davanti
Il nostro Paese, nella trasformazione generale e nel percorso di digitalizzazione ha di fronte molta strada da fare, secondo quanto è emerso al Festival dell’Economia di Trento, nella tavola rotonda intitolata “L’innovazione dei sistemi di formazione e di management”.
Ad animare il dibattito punti di vista molto diversi, da quello ciel ceo e presidente del gruppo Multiversity, Fabio Vaccarono, a quello visionario e internazionale di Alec Ross, distinguished adjunct professor della Bologna business school, fino a Pier Maria Saccani, direttore del Consorzio di tutela della mozzarella di bufala campana Dop (unico consorzio di un prodotto Dop e del Sud ad avere partecipato al Festival), al rettore della Luiss, Andrea Prencipe, a Paola Venuti, prorettrice alla didattica dell’Università di Trento, e a Raffaella Bossi Fornarini, docente della Graduate school of management del Politecnico di Milano ed esperta di company culture.
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L’importanza della formazione per un corretto inserimento nel mondo del lavoro e del collegamento tra istruzione e imprese è emersa nell’analisi di Pier Maria Saccani che ha sottolineato la centralità della scuola di formazione di cui il consorzio si è dotato. “In questi anni ci si è il più delle volte concentrati sui cambiamenti di abitudini dei consumatori in ottica commerciale. Non ci si è forse soffermati a sufficienza ad affrontare temi legati alle diverse e modificate priorità dei lavoratori. Abbiamo così assistito alla difficoltà degli imprenditori di reperire forza lavoro” ha raccontato Saccani.
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Fonte: Il Sole 24 Ore