il Sole 24 Ore – Agrisole
Produrre qualità in Italia paga. E quanto emerge da uno studio realizzato dal Cermes (Centro di ricerche su marketing e servizi dell’Università Bocconi) in collaborazione con il Consorzio Mortadella Bologna IGP, che ha avuto l’obiettivo di individuare le percezioni e le valutazioni sulla mortadella sia da parte dei consumatori sia da parte dei responsabili acquisti della grande distribuzione. La ricerca ha evidenziato che i primi tre valori che i consumatori associano spontaneamente alla mortadella sono quelli del sapore (91%), del profumo (90,7%) e del gusto (84,4%) a conferma che nella maggior parte dei casi l’acquisto del prodotto non viene sempre programmato, ma è il risultato di una decisione «d’impulso», stimolata dai sensi dell’olfatto e della vista che solo un prodotto come la mortadella riesce ad appagare. In questo contesto, una crescente importanza sta assumendo il marchio «Mortadella Bologna Igp». Si tratta di un brand che gode di una buona notorietà nelle famiglie italiane tanto che circa 2 consumatori su 3 sono in grado di spiegare il significato della sigla Igp al quale associano una qualità maggiore.
«L’obiettivo del Consorzio Mortadella Bologna – ha affermato il presidente Corradino Marconi – è quello di aumentare il valore percepito della Mortadella Bologna Igp in tutta la filiera. Questo obiettivo si può raggiungere attraverso la valorizzazione qualitativa, territoriale e commerciale del prodotto. Ma anche aumentando i controlli, cosa che abbiamo fatto dal 17 giugno scorso. Inoltre dal 10 al 13 ottobre è programmato un evento di grande impatto nella città di Bologna, proprio per enfatizzare il legame del prodotto col suo territorio originale di produzione. Per quanto riguarda la valorizzazione commerciale, infine, quello di oggi vuole essere il primo passo di un confronto e una collaborazione sempre più stretta ed efficace con la distribuzione, per valorizzare questo grande prodotto della nostra tradizione proprio sul punto di vendita».