Anche i caseifici bellunesi hanno contribuito all’incoraggiante ripresa del formaggio Montasio DOP, segnalata in crescita dai dati dell’Esercizio Sociale 2014 esposti dal Consorzio per la Tutela del Formaggio Montasio nel corso dell’assemblea ordinaria dei soci, alla quale ha partecipato anche l’assessore all’Agricoltura della regione Veneto Franco Manzato.
Rispetto al 2013 l’incremento è stato del 14%, con 948.338 forme prodotte e il 15% di latte raccolto e trasformato in 64.070.189 kg di formaggio Montasio DOP. Anche il primo trimestre del 2015 è stato all’insegna dell’incremento produttivo (2%) nella comparazione con l’analogo periodo del 2014, con un Piano produzione per l’anno corrente di 912.000 forme, cifra considerevole rispetto alle previsioni degli anni passati.
Come anticipato, il Bellunese ha fatto la sua parte, con le 84.328 forme prodotte sotto la menzione “prodotto della montagna”, con la quale si indica la produzione e la stagionatura (minimo due mesi) del Montasio DOP nei caseifici delle zone montane. La parte del leone è stata fatta dall’industria agroalimentare Lattebusche Sca di Busche, il maggiore dei tre caseifici produttori bellunesi, assieme al Buse de Sbroze di Taibon e alla “Latteria di Camolino”, società agricolo-coperativa, entrata proprio quest’anno a far parte del Consorzio, che ha nello stabilimento “De Bastiani” di Sedico, l’unico dedicato alla stagionatura nel Bellunese, sui 16 complessivi tra Veneto e Friuli Venezia Giulia.
Fonte: Corriere delle Alpi