Tra i premiati anche i divulgatori del Brunello di Montalcino DOP i giornalisti Aldo Fiordelli e Chiara Beghelli. Per la prima volta il Premio apre alle scuole e si fa incubatore di giovani talenti.
Talento, passione, formazione. Tre parole chiave che riassumono la quintessenza dell’edizione 2022 del Premio Casato Prime Donne, consegnato questa mattina a Montalcino, al Teatro degli Astrusi, a Elena Testi, giornalista di La7 inviata di guerra in prima linea che quest’anno la giuria composta da Donatella Cinelli Colombini presidente, Rosy Bindi, Anselma Dell’Olio, Anna Pesenti, Stefania Rossini, Anna Scafuri e Daniela Viglione, ha scelto come figura femminile di esempio nella società per coraggio ed eticità.
Insieme a lei, sul palco del Teatro sono stati premiati altresì due eccezionali divulgatori del Brunello, per aver prodotto articoli e servizi in cui viene valorizzato il vino ed il suo territorio: si tratta di Aldo Fiordelli del Corriere Fiorentino e di Chiara Beghelli de Il Sole 24 Ore.
La vincitrice Elena Testi, come tradizione vuole, ha lasciato una sua dedica a Montalcino, in cui sottolinea, con una sintesi perfetta dei sentimenti che caratterizzano l’attuale momento storico, l’importanza di alcuni valori imprescindibili come il diritto alla vita: “Umani nella sofferenza che non è nostra. Coraggiosi nella paura del domani. Diffidenti di fronte al Sempre e al Mai. Siamo ciò che l’esistenza chiede: sbaglio e banalità. Sogni e realtà. Alla vita che non è nostra, ma bene comune di tutti i popoli”.
Una frase carica di significato che rimarrà insieme alle 20 dediche delle Prime Donne vincitrici nelle precedenti edizioni, e che avrà a fianco un’opera realizzata dall’artista montalcinese Letizia Machetti: due pannelli che raccontano la città del Brunello con gli occhi sognanti di chi la guarda da lontano.
La cerimonia ha segnato di fatto l’inizio dell’incubatore dei giovani talenti toscani che trova in Elena Testi un’autentica testimonial. “Il Premio Casato Prime Donne 2022 infatti, afferma la Presidente del Premio Donatella Cinelli Colombini, rispetto al passato ha ampliato i suoi obiettivi, non soltanto promuovendo un percorso condiviso con il mondo della scuola – in cui 4 classi dell’Istituto Agrario Bettino Ricasoli e del Liceo Linguistico Lambruschini di Montalcino inizieranno un percorso a fianco dei vincitori e delle giurate del premio – ma anche facendosi appunto incubatore di giovani talenti, come quelli che hanno avuto un ruolo attivo nella realizzazione della cerimonia di consegna del Premio 2022″.
Si tratta di tre giovani, tutti toscani e under 30, che rappresentano un esempio positivo per le comunità in cui vivono, attraverso la loro attività. Sono l’orafo fiorentino Riccardo Penko, il pasticcere livornese Lorenzo Cristiani e il comunicatore Edoardo Biagi, che hanno partecipato al progetto realizzando per la vincitrice, ciascuno per la propria arte, rispettivamente un monile dalle caratteristiche uniche, una torta con uno straordinario messaggio di pace ed un piano di comunicazione incentrato sull’importanza del lavoro di squadra e dei valori che lo animano.
Nella fattispecie, l’orafo Riccardo Penko ha realizzato per la “Prima Donna” 2022 un gioiello unico, una spilla ispirata al contempo alla femminilità ed al mondo del vino, con un messaggio importante ed evocativo: una farfalla, simbolo di rinascita, bellezza e coraggio, ma anche libertà, posizionata in modo diverso per rendere unico ogni monile.
Fonte: Premio Casato Prime Donne