Attraverso la collaborazione con ‘xFarm Technologies’, l’azienda Molini Pivetti è in grado di calcolare il carbonio del prodotto e renderlo più sostenibile
Molini Pivetti in prima linea per la sostenibilità con il progetto di digitalizzazione della filiera Campi Protetti Pivetti, lanciato oggi, nella Giornata Mondiale della Terra. Si tratta della collaborazione tra la storica azienda renazzese famosa in tutt’Italia, specializzata nella produzione di farine di alta qualità dal 1875, e xFarm Technologies migliorando la filiera agroalimentare attraverso la tracciabilità, la sostenibilità e l’efficienza della produzione, dal campo alla tavola. Il progetto è sviluppato in collaborazione con xFarm che accompagnerà Molini Pivetti nella digitalizzazione della filiera del grano tenero «Campi Protetti Pivetti Sostenibile» per i prossimi 2 anni, le stagioni colturali 2022 e 2023, attraverso la digitalizzazione delle aziende agricole e il calcolo automatico del bilancio del carbonio per fini di Sostenibilità.
Grazie a strumenti di calcolo dei parametri di sostenibilità sarà dunque possibile avere una fotografia della situazione attuale della filiera e, quindi, andare verso un miglioramento dei parametri. Sono 20 le aziende agricole entrate in «Campi Protetti Pivetti Sostenibile» dislocate tra Cento, Terre del Reno, Bondeno, Pieve, San Pietro, Crevalcore e Finale Emilia, che avranno a disposizione il nuovo strumento digitale xFarm, aiutandoli ad avere un riscontro immediato del proprio impatto, resoconti annuali sull`eventuale miglioramento dei parametri di sostenibilità e, quindi, capire dove e quando intervenire per una eventuale mitigazione. La digitalizzazione della filiera, infatti, permetterà di identificare l`impatto ambientale per ogni singolo passaggio, valutando la sostenibilità delle produzioni, dall`azienda, la logistica, la movimentazione e distribuzione del prodotto, la trasformazione nei prodotti in base al parametro delle emissioni CO2.
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Campi Protetti Pivetti è infatti il primo marchio che garantisce una filiera controllata e la totale tracciabilità delle farine. Parte di questa filiera è certificata da CSQA «Sostenibile», per indicarne il controllo dalla semina allo smaltimento del sacchetto in carta. Il risultato è la farina «da agricoltura sostenibile», linea da filiera corta certificata, 100% emiliana e frutto di un’attenta coltivazione.
Fonte: Il Resto del Carlino