Il modello economico delle DOP IGP e dei Consorzi di tutela ed il rapporto con le cooperative di consumo e dell’agroalimentare sono stati al centro dell’incontro organizzato dal Dipartimento Agroalimentare di Legacoop Toscana a Santa Fiora (GR), presso lo stabilimento di GranTerre, Consorzio a guida cooperativa, aderente a Legacoop.
“Con la giornata di oggi continuiamo gli incontri del Dipartimento Agroalimentare di Legacoop Toscana – ha detto il responsabile del Dipartimento Massimo Carlotti – Quello che stiamo portando avanti è un percorso di condivisione e conoscenza per capire come sia importante fare sistema tra le cooperative per valorizzare al meglio quello che i nostri produttori possono offrire”.
Ospite della mattinata Mauro Rosati, direttore della Fondazione Qualivita, nata per promuovere il sistema delle DOP/IGP, che ha sottolineato come nel corso degli anni sia sia sempre più diffusa l’economia geografica, contraddistinta cioè da alcune parole chiave: origine territoriale, filiera corta, non delocalizzazione, posizionamento di mercato medio alto.
Rosati ha tracciato anche un quadro del valore della Dop economy italiana: quasi 900 denominazioni, circa 20 miliardi di valore della produzione, 200mila operatori certificati. Nel 55% dei casi il canale distributivo di questi prodotti è rappresentato dalla GDO.
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Fonte: Legacooptoscana.coop
Crediti foto: Legacoop Toscana