Si è svolta ieri a Roma, alla presenza del Ministro Maurizio Martina, la ‘Giornata nazionale della qualità agroalimentare’ promossa dal Mipaaf in collaborazione con Ismea. L’iniziativa, che rientra nel piano strategico del Ministero per la tutela e la promozione dei prodotti di qualità sul fronte nazionale e internazionale, ha coinvolto gli operatori del comparto DOP IGP italiano. Un momento di incontro e confronto sullo stato attuale e sulle strategie di sviluppo messe in luce attraverso i sette tavoli di lavoro che si sono svolti sui temi specifici della sostenibilità delle IG; dell’efficacia dei controlli; internazionalizzazione e sviluppo delle IG; evoluzione del sistema dei Consorzi di tutela; retail e consumatori; tutela delle IG e nuove frontiere del Digital Food.
Per l’occasione è stato presentato anche il XIII Rapporto Ismea-Qualivita, indagine socio-economica dei comparti agroalimentare e vitivinicolo DOP IGP che ha confermato la leadership del nostro Paese nel settore. Dai dati è emerso infatti che l’Italia conta il maggior numero di prodotti certificati: 805 quelli iscritti nel registro UE, di cui 282 Food e 523 Wine, per un valore complessivo di 13,4 miliardi, pari al 10% del fatturato totale dell’industria alimentare. Bene anche l’export delle IG che vale 7,1 miliardi di euro, ovvero il 21% dell’ammontare complessivo delle esportazioni agroalimentari nazionali. Il rapporto ha segnalato infine la crescita della produzione dei vini di qualità in Italia con circa 23 milioni di ettolitri e un valore stimato di 7 miliardi di euro.
“Qualità agroalimentare è sempre più sinonimo d’Italia. La nostra leadership nel settore dei prodotti a denominazione – ha affermato il Ministro Martina – non è fatta solo di numeri importanti, ma è l’espressione della forza di un tessuto economico e produttivo strettamente connesso ai territori. Un modello che vogliamo rafforzare sempre di più, anche attraverso un salto di qualità sul fronte organizzativo. I dati ci dicono che c’è un potenziale inespresso enorme da liberare, soprattutto al Sud. Stiamo lavorando da un lato per supportare al meglio i nostri prodotti di punta, che hanno la forza anche di aprire nuovi mercati, dall’altro per aiutare i produttori ad aggregarsi, sfruttando i vantaggi che il sistema delle denominazioni può portare. Oggi le prime 10 DOP IGP nazionali sviluppano l’80% del fatturato. Dobbiamo far salire questa lista almeno a 20 prodotti nei prossimi tre anni. Per farlo puntiamo su formazione e organizzazione, perché è su questi fronti che serve un cambio di passo. Servono più managerialità e investimenti nel capitale umano per dare futuro alle filiere e ai territori”.
“Come Governo siamo in campo con il piano per la promozione del Made in Italy – ha concluso Martina – con cui abbiamo aiutato tutto il comparto a raggiungere il record dei 36,8 miliardi di export. Il 20% è rappresentato proprio dai prodotti DOP IGP, una quota molto importante soprattutto se confrontata con gli altri Paesi competitor. Per difendere il vero Made in Italy dalla contraffazione, inoltre, usiamo strumenti nuovi: siamo l’unica istituzione al mondo ad avere accordi con eBay e Alibaba per rimuovere dal web i falsi cibi e vini italiani. Ora è il momento di fare un passo in avanti, accompagnare i produttori in un percorso di crescita che aiuti tutto il sistema di qualità a consolidarsi”.
LA LOTTA ALLA CONTRAFFAZIONE VIA WEB: I RISULTATI
Ad oggi l’Ispettorato repressione frodi (ICQRF) del Ministero ha bloccato sugli scaffali web di eBay e Alibaba flussi mensili di vendita di oltre 136mila tonnellate di falso Parmigiano Reggiano DOP (pari all’intera produzione annuale di quello autentico), più di 15mila tonnellate di falso Gorgonzola DOP, 9.570.450 litri di falso Prosecco DOP, 3.986.610 di finto Aceto balsamico di Modena IGP e oltre 25mila tonnellate di Pecorino Romano DOP non autentico.
FONTE: Mipaaf