Miele italiano di qualità, certificazione biologica delle attività degli apicoltori, biodiversità reale e promozione e valorizzazione dei territori sono i temi di cui si è discusso alla tavola rotonda tenutasi a Sol&Agrifood, il salone internazionale dell’agroalimentare di qualità, dal titolo “Il miele biologico espressione della biodiversità e della salvaguardia dei territori” nell’ambito di Biols.Eu, progetto dell’Unione Europea per il sostegno dei prodotti bio.
“Le api sono uno strumento prezioso per il monitoraggio della salute ambientale – ha detto Nicoletta Maffini, direttore generale di Conapi, che unisce allevatori di api con 110mila alveari in Italia, 50mila in agricoltura bio -. Gli apicoltori negli ultimi anni sono intervenuti per alimentare le api, minate da condizioni climatiche avverse e si sono confermati partner di una filiera di produzione che è espressione reale della biodiversità e della salvaguardia dei territori».
Il processo di certificazione è stato descritto da Stefano Aprili di CSQA, Organismo di certificazione attivo nei settori dell’agroalimentare: «Registriamo, a garanzia del consumatore, tutto quello che ruota intorno all’attività dell’apicoltore, mettendo in pratica la certificazione di processo. Valutiamo la qualità dello spazio, il raggio d’azione delle api, il loro areale di vita, il valore stanziale o nomade degli alveari quando si vogliono raggiungere fioriture diverse».
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Fonte: Il Giornale di Vicenza