Combattere i dazi aprendo il mercato è possibile, sul Mercosur l’Italia è a un bivio.
Giorgia Meloni ha parlato alla Camera del trattato Mercosur, e già questa è una notizia. Per mesi, l’Italia è rimasta nel limbo, tra il “sì, ma con equità” e il silenzio strategico. Ora, la presidente del Consiglio ha fatto un passo avanti: l’accordo, così com’è, non la convince. Il mercato, ha detto rispondendo a Luigi Marattin, non può essere libero se non è anche equo.
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Dire che il libero mercato deve essere anche equo è un principio quasi ovvio, che però lascia aperte troppe porte. L’Italia sta preparando il veto o sta semplicemente guadagnando tempo?
La Francia è già schierata contro il trattato, per difendere la sua agricoltura e il suo peso negoziale. L’Austria e la Polonia hanno motivazioni simili. E l’Italia? Il nodo è il solito: se è vero che aggiungere dazi su dazi fa male a tutti i paesi che lo fanno, togliere i dazi fa bene a tutti i paesi che scelgono di portare avanti questa politica.
L’Italia, che vive di qualità e non di quantità, rischia di vedere il proprio agroalimentare schiacciato dalla concorrenza di prodotti? Non è così: le stime parlano di incremento delle esportazioni di oltre 3 miliardi per l’Italia (dati Centro Rossi-Doria).
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Fonte: Il Foglio