L’Unione Sarda
l prezzo del latte spicca il volo: alcuni allevatori hanno spuntato anche 80 centesimi al litro. A registrarlo è Copagri Sardegna che spiega come la causa dell’incremento sia dovuto al mercato, in ripresa, del pecorino romano. IL PREZZO. «I dati sono confortanti per il settore, perché mediamente si collocano nella forbice 70-77 centesimi a litro, con l’eccezione dovuta a particolari condizioni di gestione e resa del caseificio di Ittiri», commenta Cirronis, «il quale potrebbe superare abbondantemente gli 80 centesimi. Ciò a fronte di un prezzo, pagato a suo tempo dagli industriali, di 67, massimo 70 centesimi al litro». IL PECORINO. Questo risultato è dovuto non a particolari politiche aziendali, ma al mercato del pecorino romano che, a fronte di un contenimento della produzione, ha visto salire le quotazioni sino a 6,35 euro al chilo. «Qualche caseificio», continua Cirronis, «parla anche di 6,80 euro essendo ormai esaurite le scorte in attesa della nuova produzione non ancora giunta a maturazione».
LA PRODUZIONE. In effetti, dopo le produzioni eccezionali del 2004 (con 381.000 quintali) e del 2007 (con 334 mila quintali), e dopo il calo dell’export verso gli Usa, si è registrata una produzione totale per Sardegna e Lazio pari a 274.765 quintali nell’annata 2009-2010, a 253.476 quintali nell’annata fra il 2010 e il 2011 e a 257.520 quintali tra il 2011 e il 2012. Copagri ritiene che, «a causa del freddo e delle piogge nell’Isola, la produzione per l’annata in corso possa essere addirittura inferiore».
20130506_Unione_Sarda.pdf