Agrisole – Il Sole 24 Ore
La fine della liquidità facile negli Stati Uniti potrebbe avere ripercussioni sull’export agroalimentare. A rischio un giro d’affari da 33 miliardi che nel 2013 ha sostenuto la crescita di tutto il comparto. La fine della liquidità facile negli Usa sta mettendo in ginocchio le economie dei paesi emergenti. Gli ultimi ad affermarlo sono gli analisti del Fondo Monetario Internazionale nel rapporto sulle prospettive globali stilato per il prossimo G20. Un campanello d’allarme che potrebbe suonare anche per l’agroalimentare italiano, che all’estero, con quote sempre crescenti di fatturato
, è riuscito in questi anni a compensare le perdite sul mercato interno realizzando nel 2013 (tra prodotti agricoli e alimentari) un giro d’affari di oltre 33 miliardi di euro (+4,8% sul 2012). Sono diversi i fattori di incertezza. Innanzitutto i segnali di fragilità che provengono dalle economie emergenti.