Se la stagione del melone è stata frenata dal meteo, l’innovazione corre per garantire maggiore sostenibilità.
Nei distretti produttivi del Melone Mantovano IGP (da Sermide a Viadana), l’agricoltura 4.0 aiuta a produrre meglio e a garantire alti standard qualitativi. Oscar Zerbinati, produttore storico con 300 ettari coltivati a melone, cocomero e zucca, è in attesa di inaugurare la campagna di raccolta 2021. «Per ora stiamo raccogliendo qualche primizia – dice – C’è una buona richiesta di meloni sia dall’Italia che dall’estero, ma il maltempo delle scorse settimane ha rallentato la maturazione». Le tecnologie danno una mano: Zerbianti ha investito in nuove macchine per la calibratura e la messa in rete dell’azienda, ma c’è anche chi ha scommesso sulla ricerca legata al residuo zero (Lorenzo Pezzali di Viadana), nel solco della sostenibilità.
«Le strade percorribili sottolineano l’attenzione alla valorizzazione delle produzioni territoriali», commenta Paolo Carra, presidente Coldiretti. Nei campi dell’Op Sermide Ortofruit, realtà con 42 soci e un fatturato di 26 milioni di euro, «si stanno diffondendo – racconta il direttore, Riccardo Gorzoni – le sonde per monitorare il fabbisogno idrico e per distribuire automaticamente acqua e fertilizzante dove serve, favorendone così un uso razionale; si stanno utilizzando anche delle mappe Sentinel, che sono soluzioni per controllare lo stato vegetativo della pianta e valutare se si trova in stress idrico». Dove si produce il Melone Mantovano IGP (in provincia, secondo le elaborazioni Coldiretti, si coltivano circa 2.450 ettari per quasi 85.000 tonnellate raccolte) cominciano a volare sempre più i droni, per la verifica dall’alto dell’efficienza delle serre e prevenire che le temperature interne brucino le piante.«Anche la pacciamatura biodegradabile è entrata fra le sperimentazioni di alcune aziende agricole in ottica green», avverte Gorzoni. E c’è chi utilizza i led nella fase di germinazione delle piantine nei vivai per renderle più forti una volta che saranno trapiantate.
Fonte: Gazzetta di Mantova