Continua il percorso in sinergia fra Qualivita e McDonald’s Italia, insieme al mondo dei Consorzi di tutela, per valorizzare qualità, origine e informazione al grande pubblico e ai più giovani
«Sapete quante sono le Dop? E le Igp? Ne conoscete qualcuna?». Gli italiani lo sanno. In cima alla classifica, che ne ha preso in esame un campione, c`è il Parmigiano Reggiano DOP, seguito da Aceto balsamico di Modena IGP, Asiago DOP, Speck dell`Alto Adige IGP, Fontina DOP, Cipolla rossa di Tropea IGP. L`elenco raccoglie un centinaio di prodotti, gli errori sono appena 1`11% più qualche imprecisione (perdonabile, tra Dop e Igp sono più di trecento identità…) .
L’indagine di AstraRicerche su 1.430 italiani tra i 15 e i 70 anni disegna un ritratto sorprendente di gusti e consumi, e riscrive quello che pensavamo fosse ovvio su scelte e sapere collettivo. Ad esempio? Non è vero che il prezzo conta più di tutto. «A buon mercato» non è meglio di «sostenibile».
Non è vero che i giovani mangiano come capita. Non è vero che sono tutti pazzi per le cucine etniche e il sushi. La generazione dei 15-25enni ha idee particolarmente chiare: attentissima all`ambiente, è disposta a spendere (il 47% accetta una differenza di prezzo del 15%) per avere qualità.
Conosce la transizione ecologica, vuole capire meglio le certificazioni di origine. Negli ultimi cinque anni ha dato una crescente importanza a quello che mangia (45% dei giovani rispetto al 34,4% del campione complessivo), ha visitato fiere alimentari nella propria regione o in altre (41% vs 31%), è curiosa e aperta all`innovazione, ma alla fine preferisce cibi tradizionali e italiani (le lasagne della mamma stravincono sul ramen). Più in generale, viene fuori un profilo di consumatore del quale essere orgogliosi.
Scegliendo tra coppie di opposti, la maggioranza punta su prodotti italiani (54,2% contro il 14,6% di etnici/ internazionali), di alta qualità (42,8% vs 20,3% di convenienza e prezzo economico), della tradizione (34% vs 23% per i nuovi), spesso di piccoli produttori, e conferma un grande interesse per le ricette regionali (49,3%).
Per oltre due terzi degli intervistati, certificazioni come Dop (73,9%) e Igp (67,3%) sono una garanzia, più di quella, generica, di “agricoltura biologica” (59,2%). Non è un caso che dopo 65 milioni di panini venduti dalla prima edizione, My Selection, la linea firmata dal masterchef Joe Bastianich per McDonald`s, torni a grande richiesta.
Spiega Dario Baroni, amministratore delegato di McDonald`s Italia: «La collaborazione tra McDonald`s e i Consorzi di tutela dura da diversi anni, durante i quali abbiamo acquistato e utilizzato per le nostre ricette quasi 3.500 tonnellate di materie prime Dop e Igp. Questo, insieme alla nostra presenza estesa sul territorio italiano, ci consente di rendere accessibili a molte persone ingredienti poco conosciuti al di fuori della loro area di produzione. Con il supporto del nostro partner Qualivita abbiamo avuto la possibilità di creare maggiore conoscenza di queste eccellenze locali verso un pubblico giovane, varcando anche i confini italiani.
Fonte: G I piaceri del Gusto