My Selection di Joe Bastianich si conferma una delle iniziative più amate, con 78 milioni di panini venduti dalla prima edizione, di cui 13 milioni nei primi 4 mesi dell’anno.
Cresce la partnership tra i prodotti DOP e IGP e McDonald’s, che per l’ultima campagna ha acquistato oltre 100mila tonnellate di cibo di qualità made in Italy, con un investimento diretto di quasi 240 milioni di euro, in crescita del 20% rispetto al 2020. Giunta alla sua quarta edizione, My Selection, la linea premium di McDonald’s ideata in collaborazione con Joe Bastianich, si riconferma una delle più amate, con 78 milioni di panini venduti dalla prima edizione, di cui 13 milioni solo nei primi quattro mesi di quest’anno.
«Progetti come quello di oggi rappresentano un traino importante – ha detto il ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Stefano Patuanelli, intervenuto in un evento al ristorante di Piazza di Spagna, a Roma – per sostenere il comparto alimentare, affermare il made in Italy sui mercati globali e coinvolgere i consumatori, anche i più giovani, sempre più attenti alla qualità e alla territorialità dei prodotti».
Per l’edizione My Selection di quest’anno sono state acquistate circa 580 tonnellate di prodotti certificati: 111 tonnellate di Asiago DOP, 42 di Cipolla Rossa di Tropea Calabria IGP, 14 di Aceto Balsamico di Modena IGP, 400 di Montasio DOP e 14 di purea di Mela Alto Adige IGP.
«Confermiamo il nostro impegno e interesse nell’investire sull’agroalimentare Made in Italy, certi che qualità e italianità siano da un lato la chiave giusta per rispondere alle richieste dei nostri clienti, e dall’altro una via solida attraverso cui contribuire alla crescita della filiera» ha detto, in occasione della tavola rotonda con Qualivita, Origin Italia e Consorzi di tutela, Dario Baroni, amministratore delegato di McDonald’s Italia.
«My Selection rappresenta un modo molto efficace per apprezzare e diffondere le eccellenze italiane. E oggi i dati di questa esperienza – afferma Mauro Rosati, direttore Fondazione Qualivita – sono la dimostrazione che l’idea di inserire prodotti DOP e IGP nei menu McDonald’s, che 14 anni fa in molti considerarono follia, ha preso forza e nei giovani, adesso, c’è voglia di prodotti di qualità, garanzia di origine geografica e sostenibilità».
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Fonte: Il Sole 24 Ore