Crescita continua per il Maremma Toscana DOP: 469 aziende associate, oltre 7 milioni di bottiglie all’anno e crescita nell’imbottigliato (+6,9%) nonostante il momento complicato per il settore.
Il Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana è arrivato al traguardo dei dieci anni. “E’ un bellissimo compleanno per una DOC che sta acquisendo sempre maggiore credibilità e che si sta affermando sempre di più sui mercati nazionali e internazionali, lavorando sulla qualità del prodotto e sulla modernità e bellezza delle proprie cantine”, racconta Stefania Saccardi Vicepresidente e Assessore all’Agroalimentare della Regione Toscana che poi aggiunge “il Consorzio ha fatto un lavoro straordinario di protezione e valorizzazione di questi vini, sviluppando promozione e tutela e portando in giro per il mondo una Maremma che è sempre più anche un luogo di attrazione turistica”.
“Abbiamo lavorato intensamente per portare la DOC Maremma Toscana ad un livello sempre più alto di qualità e di visibilità” spiega Francesco Mazzei alla guida del Consorzio dal 2018.
“Abbiamo fatto degli evidenti passi in avanti ma vi è ancora molto da fare. Siamo attualmente al quarto posto per l’imbottigliato tra le Denominazioni Toscane, anche in questi primi dieci mesi dell’anno abbiamo registrato una crescita, in controtendenza con l’andamento regionale, siamo giovani e dinamici. L’obiettivo è di chiudere il 2024 superando i 7 milioni di bottiglie e di portare avanti alcuni progetti a cui teniamo particolarmente come la razionalizzazione del disciplinare, la ricerca e la caratterizzazione viticola, l’enoturismo e la sinergia con gli altri Consorzi sul territorio”.
I numeri, dal 2014 al 2024, parlano chiaro: erano 9 i Soci all’atto costitutivo e ora si è raggiunta la cifra di 469 realtà che operano in tutta la provincia di Grosseto. Si è passati da quasi 3,5 milioni di bottiglie nel 2014 ai 7 milioni e oltre per l’anno corrente. L’evoluzione ha visto anche dei cambiamenti importanti per quanto riguarda le diverse tipologie: se nel 2014 i rossi segnavano un 69% con un 28% di bianchi e un 3% di rosati, nel 2024 i rossi sono scesi al 54% con i rosati sostanzialmente stabili al 4% mentre i bianchi hanno superato il 40%, con il Vermentino che traina la Denominazione e che – con una quota di più del 30% dell’imbottigliato – è attualmente la tipologia più imbottigliata della DOC. La produzione vitivinicola sul territorio vede impegnati viticoltori piccoli e medi a fianco di alcuni dei nomi più blasonati del panorama enologico nazionale, che vedono nella Maremma Toscana una zona ricca di potenzialità.
Considerando i primi dieci mesi dell’anno per quanto riguarda l’andamento dell’imbottigliato (dati AVITO) la Maremma Toscana è una delle poche denominazioni con segno positivo (+6,9%) con la prospettiva di chiudere il 2024 superando, per la prima volta, i 7 milioni di bottiglie.
“Con il Vermentino, che ci sta dando grandi soddisfazioni, abbiamo certamente ottenuto un miglioramento del valore del brand DOC Maremma Toscana, strada da perseguire anche con le altre tipologie di vino previste dal disciplinare; resta fermo l’obiettivo dei 10 milioni di bottiglie nel medio periodo, massa critica indispensabile per avere più visibilità sui mercati”, ribadisce Mazzei.
Nel corso di questi dieci anni, il Consorzio ha visto un’espansione costante. “Il Consorzio è cresciuto in modo significativo, – commenta il Direttore Luca Pollini – portando la Maremma Toscana tra le zone vitivinicole più considerate e dinamiche della regione. Il nostro impegno per la qualità e l’innovazione ha attratto nuovi soci, registrando un aumento costante della produzione e della visibilità dei nostri vini sui mercati internazionali. Siamo consapevoli che la grande varietà ampelografica che può offrire la Maremma, con un territorio incontaminato in un contesto ambientale unico dove la vite è inserita in modo armonico ed equilibrato e la biodiversità è un fattore acclarato, costituiscano un punto di forza e ci abbiano aiutato nel processo di crescita della Denominazione.”
La Maremma Toscana è un territorio di 450.000 ettari dove la vite occupa circa il 2%, per poco più di 9.000 ettari, e oltre il 40% è occupato da boschi e aree naturali, dove oltre il 44% delle superfici agricole è condotto secondo metodi biologici, ben al di sopra della media regionale (37,5%) e dove si trovano molte spiagge premiate con le Bandiere Blu. La città di Grosseto ha ricevuto, dalla Commissione Europea, l’European Green Pioneer of Smart Tourism 2024, riconoscimento pensato per quelle destinazioni pioniere del turismo intelligente e sostenibile. Nel territorio del comune di Manciano, inoltre, si trova il cielo notturno più puro e stellato dell’Italia peninsulare, a testimonianza della quasi totale assenza di inquinamento. “Tutte queste caratteristiche sono un formidabile volano per la nostra Denominazione e per il Consorzio e non possono che farci ben sperare per il futuro”, conclude il Direttore Pollini.