Il primo settembre la riunione in Municipio sul disciplinare e quindi il vaglio dell’UE. Il conto alla rovescia è già iniziato per il riconoscimento del marchio IGP (Indicazione geografica protetta) al Limone dell’Etna. L’associazione omonima, presieduta dal dott. Renato Maugeri, ha ricevuto nei giorni scorsi dal ministero delle Politiche agricole il via libera per l’ultimo adempimento, quello decisivo ai fini dell’agognata attribuzione del marchio Igp a quello che viene considerato – a ragione – il prodotto agricolo per eccellenza dell’Acese.
L’iter avviato circa 4 anni fa dall’associazione “Limone dell’Etna” culminerà in una riunione convocata per il prossimo 11 settembre al Palazzo di città di Acireale dal ministero competente, alla quale parteciperanno la Regione e lo stesso sodalizio che ha avviato la “causa” di riconoscimento. Nel corso dell’incontro si procederà al pubblico accertamento del documento disciplinare allestito dall’associazione “Limone dell’Etna”, sulla base del quale saranno chiamati a confrontarsi i sindaci dei 16 Comuni interessati: Acireale, Aci Catena, Aci Sant’Antonio, Aci Bonaccorsi, Aci Castello, Valverde, Santa Venerina, Castiglione, Piedimonte etneo, Calatabiano, Zafferana, Mascali, Fiumefreddo, Giarre, Riposto e San Gregorio.
La riunione in questione sarà l’ultimo passo prima del riconoscimento dell’IGP al limone dell’Etna, da sottoporre successivamente al vaglio dell’Unione europea. In sede di confronto acese sono previste due soluzioni: l’accettazione senza riserve del disciplinare messo a punto dall’associazione e già valutato positivamente dal ministero delle Politiche agricole oppure le proposte di eventuali modifiche che, comunque, dovranno essere approvate nell’immediatezza, così da procedere con la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana e 30 giorni dopo il marchio Igp sarà realtà per il limone del territorio che insiste sul nostro Vulcano.
«È stato un percorso impegnativo ma appassionante – ha dichiarato il dott. Renato Maugeri, presidente dell’associazione “Limone dell’Etna – e che ha visto premiati i nostri sforzi, sostenuti dal supporto dell’on. Nicola D’Agostino, decisivo ai fini del successo, dell’ex sindaco Roberto Barbagallo, della dott. Federica Argentati, presidente del distretto “Agrumi di Sicilia”, del dott. Paolo Rapisarda, direttore del Crea di Acireale, del dott. Josè Marano, direttore dell’Osservatorio per le malattie delle piante, e dell’ex assessore regionale Antonello Cracolici, che come ultimo atto, il 3 novembre scorso, firmò proprio il provvedimento che ci ha spianato la strada verso il riconoscimento».
Fonte: La Sicilia