Corriere della Sera
Da Coop a Esselunga con la crisi cresce la quota di mercato delle private label. E’ un settore che promette di fare da volano per l’economia italiana, in particolare per le Pmi e il made in Italy. Sono i prodotti cosiddetti di «marca privata» che si trovano sugli scaffali non con il nome del produttore, ma con quello del distributore. Nonostante la contrazione dei consumi, la marca privata è in crescita: nel novembre 2013, secondo dati Iri diffusi dall’Associazione distribuzione moderna che riunisce le imprese di distribuzione (circa 900 associati cui fanno capo oltre 32 mila punti vendita), ha superato per la prima volta la quota di mercato del 18 per cento. Nel 2008, si fermava al 14 per cento. È stato il consumatore a giocare un ruolo cruciale, mostrando una sempre maggiore propensione all’acquisto.
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