Un nuovo Regolamento Ue estende ai manufatti artigianali e industriali l’utilizzo del logo IGP riservato finora a salumi, formaggi e ortofrutta. Svilendone così ruolo e tutela.
Gioielli, abiti, tessuti, calzature, articoli di pelletteria. Perfino ceramiche e vetro. In base a un nuovo regolamento europeo approvato nell’indifferenza generale un numero elevato di manufatti artigianali e industriali arriverà sul mercato con il bollino giallo e blu della Indicazione geografica protetta. Lo stesso che compare sulle confezioni di salumi come la Mortadella di Bologna e la Bresaola della Valtellina, frutti come la Ciliegia di Vignola o prodotti di panetteria come la Focaccia di Recco col formaggio.
Il nuovo regolamento 2411 del 2023, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell`Unione europea con il titolo “Protezione delle indicazioni geografiche per i prodotti artigianali e industriali“, introduce una rivoluzione sui mercati di massa visto che estende la tutela finora accordata alle indicazioni geografiche alimentari, anche ai manufatti dell’industria e dell’artigianato.
In origine il pacchetto di norme contenuto nel nuovo regolamento avrebbe dovuto rientrare nella riforma delle indicazioni geografiche alimentari, DOP (Denominazione d’origine protetta) e IGP (Indicazione geografica protetta). Ma vista l’opposizione delle organizzazioni della filiera agroalimentare la Commissione l’ha stralciato. Dando origine però a un regolamento autonomo, approvato definitivamente dall’Eurogoverno guidato da Ursula Von Der Leyen e dal Consiglio della UE lo scorso autunno nel silenzio delle organizzazioni dell’industria alimentare e dei coltivatori, che si sono accontentate di aver disinnescato il disegno di trasferire la competenza sulle indicazioni geografiche alimentari dalla Commissione Ue all’Euipo, l’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale.
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Fonte: Libero