Il Secolo XIX
Da anni Umberto Veronesi insiste sull’importanza dell’alimentazione, con scarso successo. La maggioranza degli italiani è piuttosto sorda agli appelli del grande oncologo, mangia sempre più grassi animali e sempre meno frutta e verdura. Un fenomeno fino ieri attribuito all’americanizzazione dei gusti e dello stile di vita, e ora anche alla crisi che dall’America, nel 2008, ha travolto l’Europa. Con l’arrivo della Grande Recessione gli acquisti di frutta e verdura degli italiani sono crollati di oltre il 20 per cento. E’ l’allarme lanciato dalla Coldiretti, ieri, all’apertura del Macfrut, la fiera dell’ortofrutta di Cesena, in Emilia-Romagna. Ed è la conseguenza, come ha spiegato ieri la Coldiretti, «della spirale recessiva tra deflazione e consumi …che sta mettendo a rischio le imprese e la salute dei consumatori, in un Paese come l’Italia che è leader europeo nella produzione. Nel 2013 gli acquisti familiari di prodotti ortofrutticoli sono scesi a 323 chili. Nel primo semestre del 2014 la discesa è proseguita con un ulteriore calo del 2 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso». In particolare la crisi economica ha condizionato gli acquisti di frutta e verdura del 68 per cento delle famiglie appartenenti alle classi sociali basse e del 31 per cento delle fasce sociali alte o medio-alte.
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