Made in Italy: ecco quanto vale la DOP economy del Bel Paese grazie ai trsformati. Si stima un valore della produzione DOP e IGP destinato a prodotti trasformati pari a 260 milioni di euro (più di un miliardo di euro per l’industria e l’artigianato alimentare).
Si legge nella ricerca Rapporto Qualivita, “la sinergia fra il settore delle denominazioni tipiche e i prodotti trasformati negli ultimi anni è andata consolidandosi e rappresenta una via di crescita sempre più rilevante per molte produzioni territoriali di qualità e per le imprese della trasformazione”. Cosi, l`espressione DOP economy risulta davvero azzeccata
Un cono gelato con la granella di Cioccolato di Modica IGP e la vaschetta di gelato variegato al Vin Santo del Chianti DOP con granella di Cantuccini toscani IGP, entrambi creati dall`azienda Sammontana, saranno a breve sul mercato. Con loro il minestrone tradizionale realizzato dalla Findus, leader del settore dei surgelati, con 15 verdure, 100% italiane, tra le quali la Patata del Fucino IGP, la Cipolla di Tropea IGPe il Basilico genovese DOP. Con il progetto My Selection, legato al nome di loe Bastianich, la McDonald`s sforna panini a base di diverse DOP e IGP italiane come l’Aceto balsamico di Modena, il Provolone Valpadana, lo Speck Alto Adige, la Fontina, il Pecorino Toscano e l’Asiago.
Anche il Pastificio Rana usa il Gorgonzola DOP per produrre i ravioli Duetto a base di noci. Perfino la Coca Cola – che ha già inventato un prodotto tutto italiano, la Fanta, nata a Napoli ne11955 con arance 100% italiane – lancia oggi due nuovi prodotti realizzati al 100% con prodotti tipici siciliani: uno con succo di Arancia rossa di Sicilia IGP e, l`altro, con succo di Limone di Siracusa IGP, con la benedizione e il controllo dei rispettivi consorzi.
Sono tutti esempi di buone pratiche grazie alle quali l`industria della trasformazione dialoga con il mondo delle eccellenze agricole e alimentari italiane, raggruppate sotto le sigle DOP e IGP. Con un duplice risultato: da un lato, l`industria lega il proprio nome a prodotti di alta qualità; dall`altro, i marchi del cibo italiano conoscono opportunità di diffusione e notorietà difficili da conquistare. Il concetto vale a maggior ragione per il mondo dell`artigianato alimentare di qualità. Attilio Servi, maestro pasticciere e lievitista, inventore del panettone salato, considerato una eccellenza tra i prodotti delle ricorrenze, ha creato, per esempio, la focaccia del contadino con Parmigiano Reggiano DOP.
Un prodotto che `sdogana` il panettone oltre il periodo di riferimento, per diventare un cibo buono per tutto l`anno e, soprattutto, capace di accompagnare tutto il pasto fin dall`aperitivo. D`altra parte, come spiega il rapporto della Fondazione Qualivita, presentato questa settimana, ben il 68% dei consorzi di tutela ha concesso l`autorizzazione all`uso di prodotti tutelati dalla denominazione come ingrediente. Nel complesso si contano 13 mila autorizzazioni rilasciate negli anni dai Consorzi e dal Mipaaf, di cui 4.600 attive nel 2020 per un totale di 1.600 imprese coinvolte. Le DOP e IGP italiane sono usate soprattutto per la realizzazione di condimenti (42%) e primi piatti (41%). salumi (33%) e dolci (31%), seguono poi formaggi e gelati (25%), marmellate, pizze e bevande (23%). Nel complesso, .(…)
Fonte: Il Riformista