Chicago, San Francisco, New York: il food & wine made in Italy Punta sugli Stati Uniti, il mercato a maggiore crescita, a partire dal vino. Il padiglione italiano, coordinato da Ice, parteciperà al “Winter FancyFood” di San Francisco dal 17 al 19 gennaio, seconda uscita dopo il “Fmi connect” di Chicago dello scorso giugno del nuovo progetto di promozione dell’agroalimentare italiano all’estero. All’evento, su circa 400 mq, le tre principali fiere del settore – Vinitaly, Cibus e Tuttofood – guideranno le imprese, nel Piano di promozione straordinaria del made in Italy del ministero dello Sviluppo economico finanziato con 70 milioni. Dopo San Francisco, seguirà “Vinitaly Usa” nell’Italian wine week a New York da17 all’11 febbraio 2o16.
Intanto questa mattina a Roma il viceministro Carlo Calenda e la vicepresidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla contraffazione Colomba Mongiello, presenteranno la strategia di promozione del made in Italy in relazione al contrasto dell’Italian sounding, progetto finanziato presso le Cdc italiane all’estero con 7,5 milioni per il 2015-17. All’inizio la promozione si concentrerà su Usa, Canada e Messico. una buona mossa quella di puntare sul Nord America prima che la rivalutazione del dollaro generasse il boom dell’export italiano. Secondo i dati dell’ufficio studi di Federalimentare, nei primi 8 mesi dell’anno, l’export verso gli Usa è balzato del 23,6% a 2,34 miliardi.Il mix dei prodotti è trainato dagli 863 milioni de lvino (+17%); a molta distanza segue l’olio con 333 milioni (+20%), i formaggi con 179 milioni (+26,5%), la pasta con 171 milioni (+20%), le acque minerali con 162 milioni (+38%) e i dolciari con 109 milioni (+23%).
Fonte: Il Sole 24 Ore