In Città Alta presentato il protocollo per Creative Cities. I formaggi orobici nel circuito con altre eccellenze
Parma vanta il maggior numero di prodotti tipici tutelati da marchi di qualità in Italia, dal Prosciutto di Parma al Parmigiano Reggiano. Alba è la capitale del tartufo bianco. Bergamo detiene il titolo per l’arte della produzione di formaggi, è l’unica provincia italiana ed europea con nove DOP casearie, come il Bitto, il Formai de Mut dell’Alta Val Brembana, lo Strachitunt e il Salva Cremasco.
Le tre città accomunate dall’appartenenza al network Creative Cities Unesco, le uniche per la gastronomia in Italia e fra le 25 a livello mondiale, ripartono, dopo l’emergenza del Covid-19, dal cibo come patrimonio culturale.
Firmando il protocollo, nella sala dei Giuristi in Città Alta, i tre sindaci hanno dato vita ad un unico grande distretto enogastronomico, un’alleanza per realizzare politiche comuni di valorizzazione e promozione internazionale dei territori.
“La costruzione di reti tra città – spiega il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori – ha ancora più importanza mentre cerchiamo di lasciarci alle spalle l’emergenza pandemica e di ripartire. Lo abbiamo fatto quando ci siamo presentati con Brescia come Capitale della Cultura per il 2023, lo stiamo facendo nella costruzione di una rete delle Città della Musica, e per quel che riguarda la gastronomia. Il nostro saper fare enogastronomia costituisce un volano per la ripartenza. Da realtà manifatturiera che ha riscoperto e valorizzato solo in tempi più recenti la sua tradizione gastronomica, siamo felici di proporci a livello internazionale con Alba e Parma. Stiamo lavorando con impegno per tradurre in iniziative concrete il protocollo e a proporci al mondo come un’unica grande realtà enogastronomica, con una cultura del cibo impareggiabile a livello globale”.
Nei prossimi mesi, infatti, si creeranno collaborazioni tra le associazioni di categoria, gli operatori economici e le istituzioni formative dei tre territori. Alba, Bergamo e Parma parteciperanno insieme a bandi nazionali e internazionali, alle fiere turistiche, agli eventi culturali ed enogastronomici, oltre a stilare un calendario condiviso di eventi da proporre in Italia e all’estero.
“L’obiettivo è proprio promuovere le nostre eccellenze – aggiunge Carlo Bo, sindaco di Alba, città sulle rotte mondiali dell’enogastronomia e che è entrata nel circuito Creative Cities nel 2017 -, vogliamo tessere sinergie locali per portare le nostre peculiarità a livello globale”.
Mentre il primo cittadino di Parma, Federico Pizzarotti, punta ad allargare la rete delle città creative gastronomiche: “Continuiamo a lavorare e costruire dice, perché altre città vogliano partecipare, siamo solo tre in Italia e nessuna dal sud”.
La firma del protocollo arriva nel fine settimana in cui si svolge la manifestazione di promozione dell’arte casearia bergamasca “Forme” e l’appuntamento con il network delle Città Creative dell’Unesco, oggi ad Astino, che rappresenta il primo impegno della collaborazione tra i tre territori.
Fonte: Corriere della Sera